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Formazione professionale in Sicilia: intesa tra Regione, enti e sindacati

Roberto Lagalla

«È la prima volta dopo anni che si registra una positiva convergenza di intenti tra parti datoriali e sindacali, che permetterà il rapido avvio dei corsi e il reclutamento del personale della formazione professionale». Lo dice l’assessore Roberto Lagalla al termine di una riunione con le associazioni datoriali e i sindacati.

Il primo passo è stato la legge 10 del 2018, inserita nel collegato alla finanziaria. «Si riapre in Sicilia il libro della formazione professionale, questa volta con un indice diverso e una nuova storia, che ci consente di coniugare il giusto riconoscimento ai lavoratori con la qualità dell’offerta formativa da parte degli enti - afferma Lagalla - Dopo un lungo iter, infatti, abbiamo sottoscritto un accordo che pone le condizioni per il riassorbimento del personale, dando garanzie ai lavoratori e precisando le procedure per il loro reclutamento. C'è una massima protezione a favore del personale storico dell’albo e c'è la possibilità di reperimento fuori dallo stesso, esclusivamente in caso di mancanza delle necessarie figure specialistiche».

Anche gli enti Cenfop, Forma, Assofor, Anfop, Asef, Iform e i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal, Ugl - firmatari dell’accordo dichiarano il loro compiacimento per il lavoro svolto.

"Oggi dopo anni di attese finalmente riparte il settore della Formazione professionale in Sicilia, sono oltre cinquemila i lavoratori che attendono di tornare a lavoro, ai quali si aggiungono anche gli ex sportellisti. E’ ora di dare loro risposte”. Commenta cosi l’accordo sulla Formazione professionale siglato oggi dai sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil, le associazione datoriali e l’assessorato regionale alla Formazione, Giovanni Migliore, responsabile regionale della Formazione professionale della Cisl Scuola.

“Riparte l’Avviso 2 che dovrà dare nuova linfa alle attività formative in Sicilia, è un accordo storico che punta al recupero di tutto il personale iscritto all’albo che dovrà essere assunto con priorità assoluta rispetto agli altri nuovi ingressi di personale . Si riparte a giorni, gli enti pubblicheranno i bandi per il reperimento dei lavoratori. Il testo – aggiunge Migliore – prevede anche l’impegno per la fuoriuscita e l’accompagnamento di coloro che sono vicini alla pensione”. Tra punti qualificanti dunque, l’aggiornamento dell’albo che contiene circa 5300 persone e il possibile inserimento di questo personale anche nella filiera dell’obbligo di Istruzione professionale.

“Si chiude un accordo che chiedevano da tempo e per il quale lavoriamo da diversi anni – affermano Mimmo Milazzo segretario Cisl Sicilia e Francesca Bellia segretario Cisl Scuola Sicilia – ci siamo impegnati con lotte, proteste e proposte presentate ai tre governi regionali che si sono succeduti e una decina di assessori alla Formazione che si sono avvicendati. Sin da allora volevamo un percorso di ricollocazione delle diverse centinaia di lavoratori espulsi e ridotti in condizione di marginalità per responsabilità non loro. Abbiamo cercato di coniugare elementi di giustizia sociale col rilancio della Formazione in Sicilia praticamente abbandonata a se stessa. Adesso è urgente avviare una stagione nuova per la Formazione in Sicilia. Il settore va qualificato e strutturato su regole certe e di servizio ai reali fabbisogni. Solo così i lavoratori che saranno ricollocati e quelli che accederanno, potranno avere la speranza di un lavoro più solido, duraturo e meno soggetto a interessi che nulla hanno a che fare con il bisogno di formare e di sostenere il mercato del lavoro in Sicilia. Su questo facciamo appello all'assessore Lagalla a cui diamo atto di coerenza e impegno per svoltare pagina su una questione che è diventata pura emergenza sociale”.

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