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Dopo attacco cuore, in donne mortalità doppia degli uomini

Le donne in cura dopo aver avuto un attacco di cuore muoiono il doppio rispetto agli uomini che si trovano nelle stesse condizioni. A puntare l'attenzione sulla disparità di genere nei risultati delle cure sono i ricercatori dell'Università di Sidney, che hanno pubblicato i risultati del loro studio sul Medical Journal of Australia.

    Un infarto miocardico acuto con innalzamento del tratto STEMI, o attacco cardiaco, si verifica quando un deposito di grasso su una parete arteriosa provoca un blocco improvviso e completo del sangue al cuore, affamandolo di ossigeno e causando danni al muscolo cardiaco. I ricercatori hanno analizzato in 41 ospedali australiani i dati relativi a 2898 pazienti (di cui 2183 uomini, 715 donne) che ne avevano sofferto tra febbraio 2009 e maggio 2016. Ne è emerso che, sei mesi dopo la dimissione ospedaliera, il tasso di mortalità e gravi eventi avversi cardiovascolari nelle donne che avevano avuto attacco di cuore era più del doppio dei tassi osservati negli uomini.

Inoltre la loro età media era di 66,6 anni, quella degli uomini di 60,5 e più donne che uomini avevano avuto in precedenza ipertensione, diabete, ictus, insufficienza cronica o demenza. "Le ragioni non sono chiare", spiega Clara Chow, cardiologo dell'ospedale Westmead e autore senior dello studio, "abbiamo bisogno di fare più ricerche per scoprire perché le donne che soffrono di gravi attacchi di cuore sono meno seguite dai servizi sanitari e urgentemente identificare i modi per rimediare alla disparità nel trattamento e nei risultati di salute".
   

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