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L'Antartide non è isolata, lo dimostra un'alga

Nonostante la sua posizione difficile da raggiungere, l'Antartide non è affatto un luogo isolato: lo dimostrano le alghe che hanno raggiunto il continente bianco dopo avere percorso almeno 20.000 chilometri. È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change, condotto dai ricercatori dell'Università Nazionale Australiana (Anu) coordinati da Crid Fraser.

I ricercatori hanno simulato il viaggio dell'alga marrone Durvillaea, utilizzando modelli matematici per lo studio di venti e correnti. Le analisi hanno permesso di ricostruirne le rotte a partire dalle isole Kerguelen, nell'Oceano Indiano meridionale, e dall'arcipelago della Georgia del Sud, nell'Oceano Atlantico meridionale, a largo delle coste del Sud America.

"Per raggiungere l'Antartide queste alghe devono oltrepassare barriere naturali rappresentate dai venti polari e dalle correnti oceaniche, considerate finora impenetrabili", ha spiegato Fraser. "Lo studio - ha aggiunto - indica inoltre che questi organismi potrebbero essere più vulnerabili ai cambiamenti climaticidi quanto si pensasse", ha aggiunto.

Secondo i ricercatori le differenze riscontrate in piante e animali dell'Antartide non sono dovute quindi solo al loro isolamento, ma alle condizioni ambientali estreme del continente bianco. La ricerca permette infine di capire meglio la circolazione delle correnti, che determina ad esempio la formazione di vere e proprie isole di rifiuti di plastica rilasciati nelle acque degli oceani.

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