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Ceta: Centinaio, vogliamo capire vantaggi, non ne vediamo

BRUXELLES - "Oggi come oggi nessuno ci sta dicendo in modo concreto e con dati reali e razionali che la posizione che abbiamo assunto nel contratto di governo è una posizione sbagliata, nessuno ha fretta di portare il Ceta in Aula, e quindi vogliamo capire se realmente il Ceta è vantaggioso per il nostro Paese, ad oggi ci sembra di no". Così il ministro delle politiche agricole Gian Marco Centinaio al suo arrivo al Consiglio agricoltura e pesca a Bruxelles.

 

"Abbiamo supposizioni, soprattutto sensazioni da parte degli imprenditori nel mondo agricolo che ci dicono di no, io penso al discorso dei 41 Igp che vengono tutelate e tutto il resto viene abbandonato a se stesso. Io sono il ministro dell'Agricoltura e non di parte dell'agricoltura, ho posto la questione sul tavolo riguardante il Ceta e vediamo se ci sono dei dati che confutano la nostra posizione", ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura, Gian Marco Centinaio, all'arrivo al Consiglio Agricoltura e Pesca a Bruxelles.

 

Alla domanda se abbia senso impuntarsi per proteggere le Igp che probabilmente in Canada nessuno conosce, il ministro replica: "In totale quante igp abbiamo? Qualcuno dice 250, ne stiamo tutelando 41, direi che ce ne sono circa 200 fuori, vediamo se queste 200 sono tutte locali che tutelano e che servono il mercato rionale, oppure se ce ne sono alcune che possono essere tutelate" in Canada. "Io non ho un'idea preconcetta, non dico no assolutamente, il problema che fino ad oggi nessuno mi ha fatto cambiare idea, nessuno mi ha dato dei dati concreti per cambiare idea, solo gli stupidi non cambiano idea", ha concluso.

 

 

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