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Patto filiera per aumentare grano duro italiano si rafforza

ROMA - Il patto di filiera tra mondo agricolo e industria di trasformazione si rafforza: entrano due nuovi partner, per un tavolo che vale 61 miliardi di euro, quasi la metà dell'agroindustria italiana. Assosementi, associazione nazionale dell'industria sementiera, e Compag, Federazione Nazionale Commercianti di Prodotti per l'Agricoltura, sono i nuovi firmatari del protocollo d'intesa "per aumentare la disponibilità di grano duro italiano, sostenere gli agricoltori e rafforzare la competitività della pasta italiana" lanciato lo scorso dicembre.

La rinnovata alleanza di filiera è stata formalizzata venerdì a Roma alla presenza dei primi firmatari: Aidepi - Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Cia- Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri- Confederazione Produttori Agricoli e Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d'Italia.

Con le due nuove adesioni "la filiera viene rappresentata in tutte le sue fasi, dal seme di grano al pacco di pasta". Siamo primi nel mondo per produzione (3,3 milioni di tonnellate annue) e export di pasta (2 milioni di tonnellate). "Un primato a rischio. Anche per la concorrenza internazionale di Turchia e Egitto, che con un prodotto di qualità inferiore sottraggono quote di mercato alla pasta italiana, forti anche del supporto dei rispettivi governi".

Franco Brazzabeni di Assosementi ricorda che "per noi è un ingresso fondamentale, che conferma l'importanza di questa filiera per affrontare le criticità del settore e confermare l'importanza del seme certificato quale base irrinunciabile per la tracciabilità".

Per Fabio Manara, presidente Compag, "questo è un inizio per togliere le barriere che hanno in passato diviso la nostra filiera. Ora è fondamentale acquisire questo passaggio di qualità, con l'obiettivo di affrontare il mercato, ognuno con il proprio ruolo, ma tutti uniti nella stessa direzione".

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