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Mondiali, capolavoro Belgio: elimina il favoritissimo Brasile e vola in semifinale

Un altro finale da infarto. Ma addio Sudamerica, addio Neymar, addio Brasile. La vecchia Europa ha preso il sopravvento ai Mondiali e il Belgio si è prenotato per la finale, che sarà in mano al Vecchio Continente: prossima tappa, un avversario tradizionale, la Francia. Ormai, non è più tempo di suicidi, in Brasile: alle sconfitte ci hanno fatto il callo, specie dopo l’1-7 con la Germania...La squadra verdeoro si è fatta male da sola e il Belgio, meglio organizzato tatticamente, l’ha mandata casa. Un palo di Thiago Silva all’inizio e poi un autogol di Fernandinho hanno dato un’impronta marcata alla gara, a favore della squadra di Martinez, che col passar dei minuti ha preso il sopravvento e ha raddoppiato con De Bruyne.

In due parole: Brasile all’attacco e belgi pericolosi in contropiede. All’antica, ma con efficacia. Nella ripresa, la squadra di Tite è migliorata con i cambi e l’entrata di Renato Augusto ha portato al gol della speranza, per il Brasile. Speranza vana anche per i miracoli di Courtois. E’ andato avanti il Belgio, quindi, e il verdetto del campo è il più sincero, a prescindere dagli episodi di Kazan. E dire che fino a questo quarto i verdeoro avevano pareggiato la partita con la Svizzera, inanellando poi un percorso netto di tre vittorie senza molte discussioni.

Il Belgio, invece, dopo le tre vittorie nel girone, aveva conquistato la qualificazione in extremis con il Giappone, dopo essere andato sotto i due gol. Certo, l’attacco della squadra di Martinez ha segnato molto più di quello brasiliano (14-8 dopo i quarti), ma il cammino della squadra di Tite era sembrato meno tortuoso.

Un tentativo di Neymar non ha avuto effetti concreti. A metà gara, il vantaggio dei "Diavoli rossi" è parso meritato: Hazard, De Bruyne e Kompany sono sembrati i più in palla fra i belgi, mentre i brasiliani sono apparsi quasi tutti sotto tono. Il meno flaccido? Marcelo. Firmino nella ripresa ha preso il posto dell’inconsistente Willian, ma gli errori dei brasiliani sono continuati. Una pericolosa palla bassa di Marcelo non ha trovato Firmino pronto a insaccare.

Mazic, l’arbitro serbo, non ha abboccato a qualche sceneggiata di Neymar. La difesa belga ha fronteggiato con sufficiente sicurezza l’assalto brasiliano. La VAR (Orsato) ha confermato il giudizio dell’arbitro su un intervento di Kompany ai danni di Gabriel Jesus in area. Niente rigore. Hazard in diagonale, dopo un contropiede, ha mancato di poco il tris.

Courtois ha avuto un pò da fare, ma è pagato per parare. Nemmeno Douglas Costa (entrato al posto di Gabriel Jesus) è stato molto concreto. Ma Renato Augusto, subentrato a Paulinho, al 32', su passaggio di Coutinho, di testa ha riaperto la partita. Fermi i difensori belgi. Lo stesso Augusto, solo in posizione centrale, ha poi fallito il pareggio. Il finale è stato ricco di emozioni. Vermaelen ha sostituito Chadli, dolorante. Coutinho ha mancato il bersaglio su una palla di Neymar, che poi ha chiesto vanamente un rigore per una leggera spinta in area. Lukaku ha lasciato il posto a Tielemans. Courtois ha parato a volo d’angelo un tiro di Neymar, forse il meglio della sua gara, ma inutilmente. Belgio al settimo cielo. Che emozioni!

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