Il 6 luglio 2018 è la giornata del Sole più piccolo dellanno. Alle 18.47 italiane del 6 luglio la Terra si trova infatti alla distanza massima dalla sua stella, che nel cielo appare più piccola rispetto a ogni altro giorno. Ogni anno in luglio il nostro pianeta raggiunge il punto dellorbita chiamato afelio, dal greco apo (lontano) e helios (Sole), con una distanza pari a152.095.566 chilometri, ma questanno lo fa con un ritardo di tre giorni rispetto alle 22.11 del 3 luglio 2017. Ci spiega il perché in un video lastronomo Sandro Bardelli, dellIstituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
I moti della Terra sono particolarmente complicati. Abbiamo lo spostamento dellellisse dellorbita terrestre, che è circa un giorno ogni 58 anni, dovuto allinflusso dei pianeti maggiori, come Giove e Saturno; poi abbiamo la precessione dellasse terrestre, e questo è dovuto allinfluenza della Luna. In più dobbiamo pensare che il sistema Terra-Luna fa un balletto, ruota, intorno a un centro, che viene chiamato centro di massa, spiega Bardelli, dellOsservatorio di astrofisica e scienza dello spazio dellInaf di Bologna. Leffetto netto prosegue - è che la Terra in realtà non ha unorbita che è bella lineare, ma è a forma di sinusoide, a forma di serpente. Queste fluttuazioni composte fanno sì che ci siano degli spostamenti della data dellafelio.
Rappresentazione dellorbita terrestre, con solstizi, equinozi e apsidi (fonte: Wikimedia Commons, etichette di Matteo Boni/Media INAF)
A determinare le stagioni non è perciò la distanza dal Sole, che nellorbita quasi circolare della Terra varia di appena il 3%, pari a circa 5 milioni di chilometri su una distanza media di circa 150 milioni di chilometri. A causare le stagioni è invece linclinazione dellasse di rotazione terrestre, che durante lafelio avvicina di più alla nostra stella lemisfero boreale rispetto a quello australe, dove, infatti, ora è inverno.
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