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Dentisti a ministro Grillo, stop a pubblicità scorretta in sanità

Dentisti che diventano commercianti, che vendono una pulizia dentale o un impianto come fossero elettrodomestici o pubblicizzano la loro attività professionale come se fosse un negozio: basta alla pubblicità scorretta. La richiesta arriva dal Coordinamento albo odontoiatri (Cao), che ha inviato una petizione al ministro della Salute, Giulia Grillo, chiedendole di ritornare alla precedente normativa. "Oggi infatti - denuncia la Cao in una nota - è previsto solo un controllo ex post sui messaggi pubblicitari in odontoiatria e in generale nella sanità, sia per le prestazioni individuali che per quelle associative o societarie". Il che ha portato al proliferare in questi anni di spot di ogni tipo, a volte con l'aiuto di testimonial famosi. "Una mercificazione - continua la Cao - che non deve trovare giustificazione nella legislazione, che impoverisce eticamente i medici. Non bisogna trasformare i pazienti in clienti". Da qui la richiesta di ritornare al controllo preventivo previsto dalla legge n.175/92, in parte vigente, esercitato dall'Ordine professionale di competenza. I provvedimenti del 2006 e 2012 prevedono solo alcune regole e parametri cui attenersi (criteri di veridicità e trasparenza, funzionalità, non equivocità, non ingannevolezza o denigratorietà), oggi applicati secondo il decreto sulla libera concorrenza del 2017 anche a società commerciali. "Ma così si può intervenire solo a posteriori e, spesso passa molto tempo, quando ormai il danno è fatto e non più riparabile - conclude la Cao - il governo spagnolo ha approvato una normativa per vietare offerte e tariffe scontate: è ora che anche l'Italia torni alla vecchia legge, il cui chiaro principio ispiratore è la tutela della salute dei nostri cittadini". (ANSA).
   

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