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Gli antichi bradipi giganti erano agili come rinoceronti

(ANSA) - Gli antichi bradipi terrestri giganti, vissuti circa 10.000 anni fa in Sud America, erano dotati di un'insospettabile agilità: nonostante potessero raggiungere le tre tonnellate di peso, questi mammiferi preistorici erano veloci nei movimenti quanto i moderni rinoceronti e ippopotami. Lo dimostra l'anatomia del loro cervello e del loro orecchio interno, ricostruita in 3D dai ricercatori dell'università Sapienza di Roma in collaborazione con il Consiglio nazionale di ricerca argentino (Conicet). I risultati dello studio sono pubblicati sulle riviste 'The Science of Nature' e 'Journal of Mammalian Evolution'.
    "L'orecchio nei mammiferi - spiega Dawid A. Iurino della Sapienza - svolge un importante ruolo nel controllo dell'equilibrio e più in generale nella locomozione. Studiando i dettagli di questa parte anatomica del bradipo gigante, abbiamo osservato molte differenze con gli attuali bradipi e altrettante somiglianze con i grandi mammiferi moderni". I risultati dello studio evidenziano infatti che l'agilità del bradipo gigante doveva essere più simile a quella di un ippopotamo o di un rinoceronte, entrambi del peso di diverse tonnellate, ma capaci di movimenti relativamente agili.
    Grazie alla ricostruzione in 3D fatta con indagini tomografiche, i paleontologi hanno studiato anche la morfologia del cervello, con il percorso dei vasi sanguigni e dei nervi cranici. I dati, confrontati con quelli degli attuali bradipi amazzonici, hanno messo in evidenza la singolare dimensione di alcuni sviluppatissimi nervi che garantivano grande sensibilità e capacità di movimento alle labbra e alla lingua del bradipo del Pleistocene. Questo antico mammifero, prosegue Iurino, "possedeva labbra semi-prensili con cui selezionava e afferrava la vegetazione, visto che gli arti anteriori erano dotati di unghie talmente grandi da non permettere di afferrare il cibo, ma che probabilmente si prestavano meglio allo scavo". A suggerirlo è anche la recente scoperta di impronte ed enormi tunnel scavati nel terreno in Brasile.(ANSA).
   

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