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Nel 2021 il lancio del successore del telescopio Hubble

La Nasa ha programmato per il 30 marzo 2021 la data di lancio del telescopio spaziale James Webb, il successore di Hubble, progettato per cercare gli indizi della vita sui pianeti esterni al Sistema Solare e riuscire a vedere la nascita delle prime stelle e delle prime galassie. Al progetto, guidato dalla Nasa, partecipano anche Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia spaziale canadese.

La Nasa ha deciso la data dopo che il Comitato di revisione indipendente (Irb), istituito dalla stessa agenzia spaziale americana per valutare i progressi compiuti nella costruzione del telescopio, ha raccomandato che lo sviluppo del telescopio vada avanti. Nel suo rapporto, l'Irb ha rilevato, inoltre, che i problemi tecnici, inclusi gli errori umani, hanno avuto un impatto significativo sul programma di sviluppo.

La costruzione del telescopio infatti è stata segnata da problemi tecnici che più volte hanno fatto rinviare la data del lancio e ora la Nasa attendeva i risultati del Comitato prima di prendere una decisione definitiva. La ragione del continuo slittamento delle date è stata dovuta alla complessità senza precedenti del progetto. Il nuovo telescopio spaziale ha infatti uno specchio 10 volte più grande di quello di Hubble. Inoltre a differenza di Hubble, che è in orbita intorno alla Terra, James Webb verrà lanciato a 1,6 milioni di chilometri dalla Terra e quindi non potrà essere raggiunto dagli astronauti per ripararlo.

Per questo è essenziale che tutti i suoi componenti siano perfettamente provati ma, a causa delle sue dimensioni e complessità, il processo di integrazione e test è più complicato di una missione scientifica media. Una volta completati i test di tutte le componenti, il telescopio sarà assemblato e quindi piegato in stile origami, per il lancio con il razzo Ariane 5 dalla base di lancio europea di Kourou, nella Guyana francese. Dopo il suo lancio, l'osservatorio comincerà una serie di dispiegamenti tecnicamente impegnativi, che, ha rilevato la Nasa, sono una delle parti più critiche del viaggio di Webb verso la sua orbita finale.

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