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Mondiali, Cavani show: l'Uruguay batte il Portogallo, anche Cristiano Ronaldo torna a casa

La caduta degli dei: dopo le due finaliste della scorsa edizione, Germania e Argentina, il Mondiale russo perde anche Cristiano Ronaldo. Il suo Portogallo campione d’Europa è stato battuto 2-1 a Sochi dall’Uruguay di Cavani, autore di una splendida doppietta ma che ora tiene in ansia i tifosi della Celeste per l’infortunio che lo ha costretto a uscire al 29' della ripresa.
A sorreggerlo durante l’uscita dal campo è stato Ronaldo, accorso in suo aiuto in nome del fair play (ma forse anche per impedirgli di perdere tempo). E’ con questo gesto, invece che con i gol, che oggi CR7 ha guadagnato gli applausi di tutto lo stadio, ma non può bastare a consolarlo visto che qui sognava di ripetere il miracolo di due anni fa in Francia. Invece a sfidare i Bleus andrà l’Uruguay e da domani il cinque volte Pallone d’oro potrà dedicarsi alle vicende di mercato, se davvero lascerà il Real Madrid, oltre che alle vacanze.

Nel recupero Cristiano si è anche fatto ammonire, unico 'giallò di questa partita, per aver protestato troppo vivacemente per un presunto fallo in area su Quaresma. A quel punto ha capito che era finita, al Portogallo non è servito neppure l’ultimo disperato assalto in cui il portiere Rui Patricio si è trasformato in attaccante aggiunto. Così Ronaldo, probabilmente al suo ultimo Mondiale, visti i 33 anni, mantiene anche un altro poco invidiale "record" che detiene assieme a Messi, rivale di sempre: in Coppa del mondo non è mai riuscito a segnare in partite ad eliminazione diretta. Con questo di Sochi il fuoriclasse portoghese ha giocato 17 match iridati, in 4 edizioni, ma delle sue sette reti in totale nessuna è arrivata dopo la fase a gironi. Esattamente come la Pulce con l'Argentina. Intanto la 'aficion' uruguayana, felice per il meritato successo della sua nazionale, lascia lo stadio Olimpico cantando «torneremo ad essere campioni, come la prima volta». Sarà dura se Cavani non recupererà in tempo.

La Celeste era andata in vantaggio al 7' con una splendida azione di Cavani con passaggio verso l’altro lato del campo per Suarez. Poi il Matador correva in area, e arrivava puntuale per il colpo di testa vincente sul cross del "Pistolero".  CR7, che si allontanava troppo dall’area, continuava a essere marcatissimo, il Portogallo cercava di allargare il gioco sulle fasce, la difesa rivale chiudeva e faceva ripartire la squadra di Tabarez. Ma al 10' della ripresa Pepe faceva crollare l'imbattibilità mondiale di Muslera, durata (minuti di recupero compresi) 339', con un colpo di testa su azione da calcio d’angolo.

Non era esente da colpe Godin, che dimenticava di chiudere sull'avversario. Ma il pari durava solo sette minuti, il tempo per Cavani d’inventare un altro gol con una parabola d’interno destro imparabile per Rui Patricio, così il Portogallo doveva di nuovo inseguire ma non riusciva a riagganciare i rivali. Così il Maestro Tabarez va avanti, otto anni fa condusse i suoi al quarto posto finale e l’obiettivo sarebbe di ripetere almeno quel piazzamento. Per dedicare l’impresa a lui, quel tecnico così amato dai suoi che ormai si trascina a fatica. Oggi al secondo gol di Cavani ha impugnato la stampella per alzarsi e applaudire il suo pupillo, la passione per il 'futbol' è più forte anche del male che lo affligge, e Tabarez lo dimostra ogni giorno.

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