Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'evoluzione dei testicoli nei fossili molecolari

Oltre ai fossili convenzionali, che conservano nel tempo tessuti duri come ossa e denti, esistono anche dei fossili molecolari nascosti nel Dna, pronti a rivelare informazioni preziose sui tessuti molli che disegnavano l'anatomia di animali del passato. Utili a ricostruire l'evoluzione e la parentela fra le specie, sono già stati usati per ripercorrere la storia dei testicoli nei mammiferi, in uno studio pubblicato sulla rivista Plos Biology dal Max Planck Institute in collaborazione col Museo di storia naturale di Francoforte e le Collezioni di storia naturale Senckenberg di Dresda, in Germania.

"I fossili molecolari offrono una strategia alternativa per indagare l'evoluzione dei caratteri", spiega Michael Hiller del Max Planck Institute. "Invece di investigare la struttura di un tessuto molle in modo diretto, è possibile tracciare l'evolzuione dei geni che sono cruciali per lo sviluppo di questa struttura".

I ricercatori lo hanno fatto per risolvere il mistero della mancata discesa dei testicoli in alcuni mammiferi, chiamati afroteri, come gli elefanti e i lamantini. Per fare luce sulla questione, hanno esaminato il Dna di 71 specie di mammiferi (tutti dotati di placenta) focalizzandosi su due geni chiave, RXFP2 e INSL3, noti perché inducono lo sviluppo del legamento che regola la discesa del testicolo nella borsa scrotale. Le analisi hanno dimostrato che i due geni si sono persi o sono diventati completamente inattivi in quattro specie di afroteri (tenrecidi, macroscelidi del Capo, talpe dorate del Capo e lamantini) soltanto dopo che si sono evolutivamente separate dagli antenati dei mammiferi placentali circa 100 milioni di anni fa.

La posizione dei testicoli in diverse specie di mammiferi (fonte: Sharma et al, 2018)

Le mutazioni responsabili di questa perdita di attività sono diverse nelle quattro linee evolutive, e questo suggerisce che siano comparse di recente (20-80 milioni di anni fa) e in modo indipendente. I due geni risultano invece funzionanti in altre due specie di afroteri (elefante e irace del Capo), per le quali il mistero della mancata discesa dei testicoli resta irrisolto.

Caricamento commenti

Commenta la notizia