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Dazi: Juncker, sospetto Trump voglia dividere l'Ue

BRUXELLES - "Andrò a Washington per presentare il punto di vista europeo a Trump. Non mi piace questa idea che talvolta ho il sospetto che l'amministrazione americana abbia, di dividere l'Ue in Stati. Il commercio è una competenza della Commissione Ue. Dobbiamo dimostrare che siamo uniti, e parliamo con una voce sola". Così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. "Dobbiamo sdrammatizzare le relazioni. L'Ue ne ha bisogno e anche gli Usa. Non sono sicuro che troveremo un accordo, ma ci proveremo", aggiunge.

 

Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker andrà a Washington per incontrare il presidente Usa Donald Trump in quanto "faremo tutto il possibile per evitare una guerra commerciale, e abbiamo dato mandato a Jucker per questo". Così la cancelliera Angela Merkel al termine del vertice Ue dove ieri era in agenda anche la questione dazi e le tensioni con gli Usa.

 

Pieno sostegno da parte dei 28 alle contromisure Ue sui dazi Usa su acciaio e alluminio e a qualsiasi altra mossa protezionista, incluse quelle contro i prodotti agroalimentari europei come è avvenuto per le olive spagnole. E' quanto hanno concordato i leader europei nelle conclusioni del vertice. "In risposta alla decisione degli Stati Uniti di imporre all'Ue tariffe sull'acciaio e l'alluminio, che non possono essere giustificate da motivi di sicurezza nazionale, il Consiglio europeo - si legge nel documento - sostiene pienamente le misure di riequilibrio, le possibili misure di salvaguardia a tutela dei nostri mercati così come il procedimento legale presso il Wto, decisi su iniziativa della Commissione. L'Ue deve rispondere a tutte le azioni di chiara natura protezionistica, comprese quelle che mettono in discussione la Politica agricola comune".

 

I 28 quindi sottolineano "l'importanza", dato il "contesto di crescenti tensioni commerciali", di "preservare e approfondire il sistema multilaterale disciplinato da regole" del Wto, impegnandosi "per la sua modernizzazione". Il Consiglio europeo invita la Commissione a "proporre un approccio globale" con "i partner che condividono gli stessi principi", a "migliorare il funzionamento del Wto" tra cui "negoziati più flessibili", nuove norme "in materia di sovvenzioni all'industria, proprietà intellettuale e trasferimenti forzati di tecnologia, riduzione dei costi commerciali, un nuovo approccio allo sviluppo, una risoluzione più efficace e trasparente delle controversie compreso l'organo d'appello", con l'obiettivo di "assicurare condizioni di parità e il rafforzamento del Wto in quanto istituzione, anche nella sua funzione di trasparenza e vigilanza".

 

Avanti poi con gli accordi di libero di scambio tra l'Europa e i Paesi terzi. "Nell'ambito della sua agenda commerciale positiva, l'Ue continuerà a negoziare accordi commerciali ambiziosi, equilibrati e reciprocamente vantaggiosi con i partner principali di tutto il mondo, promuovendo i propri valori e le proprie norme", dove le nuove norme che ammodernano gli strumenti di difesa commerciale "contribuiranno a garantire condizioni di parità". Il Consiglio europeo chiede quindi che "la proposta legislativa sul controllo degli investimenti esteri diretti sia adottata quanto prima" per completare il quadro.

 

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