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Fondi europei, Lezzi a Palermo: accordo Regione-ministero per evitare sprechi

«Questo protocollo consacra la collaborazione fra il governo centrale e quello regionale attraverso il ministro per il Sud, finalizzato a una cooperazione rafforzata al fine di poter recuperare il tanto tempo perduto negli anni passati, almeno negli ultimi due anni, nell’utilizzo e nella certificazione dei fondi Po fesr 2014-2020 per il raggiungimento nell’obiettivo consistente di certificare e rendicontare una spesa di circa 758 milioni di euro entro dicembre». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in occasione della visita del ministro per il Sud, Barbara Lezzi, oggi a a Palazzo d’Orleans, per la sottoscrizione di un protocollo di cooperazione rafforzata tra il ministero e la Regione siciliana a supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale.

«È un obiettivo assai arduo e ambizioso fissato da Bruxelles - ha proseguito - e quindi stiamo attivando tutte le risorse umane, poche, e strumentali, quasi inesistenti, per poter raggiungere l’obiettivo. Con il ministro Lezzi, consapevole di una difficoltà che abbiamo ereditato nel dicembre scorso, stiamo lavorando affinché il ministero possa con le proprie strutture e competenze mantenere fino al 31 dicembre dicembre 2018 un rapporto costante con i nostri uffici per darci un concreto sostegno e fare in modo che l’obiettivo venga raggiunto».

«La nostra priorità sono le infrastrutture. Credo che la spesa più grossa all’interno dei 758 milioni sia rappresentata da infrastrutture ferroviarie e autostradali, in particolare l’autostrada Caltanissetta-Agrigento e il passante ferroviario di Palermo, assieme credo che impegnino una risorsa che vale oltre i 300 milioni di euro - Ha spiegato Musumeci - Con i bandi abbiamo impegnato altre risorse da destinare a edilizia scolastica, sostegno imprese, interventi risanamento sul territorio, - ha proseguito - ma come sapete l’Europa non si accontenta della risorsa impegnata ma certificata. Non dipende solo da noi, ma anche da controparte. Rfi avrebbe potuto certificare da sola oltre 200 milioni di euro e invece ha rinviato l’utilizzo delle risorse e quindi la realizzazione dell’opera e questo fa venire meno una fetta importante delle risorse da utilizzare. Siamo fiduciosi, sarebbe da irresponsabili dire che raggiungeremo l’obiettivo, non si può fare in un anno quello che non si è fatto in tre anni, ma stiamo lavorando affinché questa pesante eredità venga neutralizzata e mi fa piacere che il ministro abbiamo condiviso questa sfida perché questa Italia a due velocità non possiamo più permettercela».

Poi Musumeci ha sottolineato: «C'è il tentativo di ridimensionare il budget e noi dobbiamo vigilare e stare attenti. È mancata una regia, se polverizziamo la spesa, invece di indirizzare gli interventi sulle imprese, infrastrutture, tutela ambiente, tecnologia non si raggiungerà mai un risultato soddisfacente».

Il ministro Barbara Lezzi ha evidenziato il fatto che «da parte della Regione c'è lungimiranza e intenzione di risolvere i problemi, già si sta ragionando su come rendere più efficiente la programmazione post 2020. In questa fase ci troviamo in urgenza, entro quest’anno abbiamo 758 milioni di euro da certificare per non perderli. C'è un problema - ha spiegato - nella spesa dei fondi che non riguarda soltanto la Sicilia. La disponibilità del presidente mi dà una marcia in più per avviare una collaborazione anche con altre regioni del Mezzogiorno, con le quali si dovrà fare rete per una programmazione univoca per utilizzare questi fondi e accorciare divario con resto Paese».

«Questo protocollo - ha poi chiarito il ministro Lezzi - non è un commissariamento ma una presa di responsabilità anche del ministero, non solo della Regione. Si mettono a disposizione tutti gli strumenti tecnici, una responsabilità congiunta. Il governo centrale si mette a disposizione delle regioni che hanno più bisogno. Un pò tutte le regioni sono indietro - ha spiegato - poi ci sono dei target diversi, ma tutte hanno i loro ritardi. È chiaro che in questa fase di ascolto, ho ravvisato delle criticità nella procedura, voglio individuare le criticità guardando oltre, perché dobbiamo pensare anche al futuro. Ci apprestiamo a discutere la programmazione post 2020. Sto chiedendo ai presidenti la massima cooperazione che ci consentirà una contrattazione con l’Europa. La Sicilia - ha concluso - ha dato moltissimo al M5s, ho deciso di iniziare dalla Sicilia dove abbiamo avuto un grande riscontro».

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