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Da rifiuti vegetali a materiali utili, grazie a un enzima

Dopo l'enzima mangia-plastica scoperto in aprile, lo stesso gruppo di ricerca ha scoperto una famiglia di enzimi capaci di trasformare i rifiuti vegetali in materiali utili e sostenibili. La ricerca, guidata dall'università britannica di Portsmouth e pubblicata sulla rivista Nature Communications, offre anche ulteriori vantaggi, riducendo la dipendenza dal petrolio per realizzare prodotti e materiali e offrendo un'attraente alternativa all'utilizzo degli scarti vegetali come combustibile, abbassando quindi le emissioni di CO2.

La nuova famiglia di enzimi agisce su uno dei principali componenti delle piante, la lignina, che fa da "impalcatura", è essenziale per la distribuzione dell'acqua e costituisce anche una difesa da organismi nocivi. "Per proteggere la loro riserva di zuccheri, la cellulosa, le piante hanno evoluto un materiale complicato e affascinante chiamato lignina, che solo pochissimi funghi e batteri riescono ad aggredire", commenta John McGeehan, alla guida del gruppo. "Ma la lignina rappresenta anche una vastissima fonte potenziale di materiali sostenibili, perciò trovare un modo per estrarre e sfruttare i suoi componenti fondamentali è davvero un grande successo"..

I nuovi enzimi scoperti sono in grado di lavorare su una vasta gamma di molecole diverse e questo è un ulteriore vantaggio, perché offre la possibilità di ingegnerizzarle per farle specializzare su una particolare classe di composti e quindi renderli più efficienti. "Gli enzimi sono catalizzatori biologici che possono svolgere reazioni incredibili - aggiunge McGeehan - demolendo alcuni dei materiali più resistenti, che siano naturali o fatti dall'uomo".

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