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Reddito di cittadinanza, Castelli: "Il via nel 2019, risorse da fondi Ue e tagli alla spesa"

Il viceministro dell'Economia, Laura Castelli

«Il reddito di cittadinanza è possibile realizzarlo nel corso del 2019. Prossimamente avremo più chiaro esattamente in quale periodo dell’anno, ma partirà l'anno prossimo». Lo assicura Laura Castelli, viceministro dell’Economia, in un’intervista alla Stampa.

In merito alla difficoltà di inserire la misura nella legge di Stabilità, «ci sono molti modi normativi per far partire il reddito di cittadinanza nel 2019», osserva Castelli.

«Il ministro Tria ha ragione: ormai per quest’anno non c'è più spazio per interventi. C'è però la volontà di proseguire nella programmazione pluriennale di quello che c'è nel contratto di governo». Per il reddito, aggiunge, «è necessaria la riforma dei centri per l’impiego. Su questo si partirà a brevissimo».

Sulle risorse, «intanto ci sono spazi consistenti anche all’interno dei Fondi Ue, come il Fondo sociale europeo, che possono integrare la necessità di spesa per il reddito. E all’interno del bilancio dello Stato ci sono molte voci di spesa dove intervenire per realizzare questa e tutte le misure contenute nel nostro contratto di governo», spiega Castelli.

«In queste settimane abbiamo iniziato l’istruttoria; sappiamo dove cercare le risorse che avevamo già individuato quando eravamo all’opposizione».
Parlando dell’esecutivo, «non mi piace la logica 'questa cosa l'ha fatta uno o l’ha fatta l’altro', mettere M5S contro la Lega. Non sarebbe il modo giusto per affrontare la sfida difficile che abbiamo di fronte», commenta l’esponente M5S, secondo cui in Europa occorre «parlare con i partner europei per ottenere il massimo per l’Italia. Senza chiaramente litigare o strappare, perché questo atteggiamento non porterebbe a nulla. E non ci rappresenta, checché se ne dica del nostro populismo».

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