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Contratto per oltre un milione di agricoltori, salari più alti e maggiori garanzie

ROMA - Arrivano salari più alti e maggiori garanzie per oltre un milione di lavoratori agricoli e florovivaisti. Dopo sei mesi di serrati negoziati è stato siglato l'accordo di rinnovo del Ccnl dai sindacati Fai, Flai e Uila e le organizzazioni datoriali Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Un'intesa che, a detta delle parti, ha considerato le esigenze di tutti.

Per il biennio 2018-2019 è stato ottenuto un incremento salariale del 2,9%, di cui l'1,7% subito, mentre sono state introdotte importanti misure di welfare che riguardano nuove indennità per le lavoratrici in congedo parentale, per i malati oncologici, per le vittime di violenza di genere, ma anche per gli operai a tempo indeterminato licenziati nel corso dell'ultimo quadrimestre. Passi avanti anche sul fonte della semplificazione, con imprese o gruppi di aziende in più province e regioni che potranno avere un unico contratto anziché dover applicare tanti contratti provinciali.

"Questo importante risultato - commenta la segretaria generale di Flai Cgil, Ivana Galli - è stato possibile grazie anche alla mobilitazione dei lavoratori e lavoratrici in tutto il Paese che in queste settimane hanno fatto sentire le proprie ragioni". "Con questa intesa - afferma il segretario generale della Uila Uil Stefano Mantegazza - abbiamo dimostrato anche nel settore agricolo che le buone soluzioni contrattuali non dipendono dalle promesse elettorali o da iniziative unilaterali, ma da quanto imprese e sindacato sanno creare in termini di incrementi salariali, di miglioramento del welfare e di organizzazione del lavoro".

"Il senso di responsabilità ha qualificato l'intera trattativa da parte della nostra Organizzazione e questo nonostante la perdurante congiuntura economica negativa", afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nel far notare che l'applicazione del Ccnl verrà esteso anche ai frantoi e alle imprese di coltivazione idroponiche. Soddisfatta la Coldiretti, nell'apprezzare in particolare la maggiore flessibilità nella gestione dell'orario di lavoro. "Un'intesa equilibrata e responsabile - commenta la Cia Agricoltori Italiani - che tiene conto delle esigenze delle parti in un'ottica di sviluppo del settore, ma anche nella consapevolezza che lo strumento contrattuale deve essere sempre più improntato alla modernità del mondo del lavoro e delle relazioni sindacali".

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