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Pisante, formazione a ogni età, siamo per under 100

ROMA - Formazione no limit per rimanere al passo coi tempi nel lavoro e nel mercato. E' la ricetta suggerita, in occasione della presentazione a Roma del Campus Peroni, da Michele Pisante, tecnologo alimentare dell'Università di Teramo, consigliere Crea e coordinatore del Master interuniversitario in Agricoltura di Precisione.

"Le tecnologie innovative - ha detto Pisante - in campo agroalimentare sono pronte, ma spesso manca chi sa utilizzarle. Noi siamo per la formazione under 100, a ogni età. Magari erogata in pozioni omeopatiche e non vissuta come una purga, l'aggiornamento continuo aiuta anche i conti economici dell'impresa perché ridurre i trattamenti abbatte i costi di gestione". Finora, ha lamentato, "è mancato un continuum in filiere importanti per il made in Italy come la pasta e l'ortofrutta, mentre a Lodi l'agricoltura di precisione ha già trovato applicazione nel settore zootecnico. Da Nord a Sud stiamo costruendo hotspot per creare competenze di prossimità alle aziende agricole. Il Campus Peroni, presentato oggi presso il Crea, può creare un viatico nella cerealicoltura che sa guardare allo sviluppo sostenibile".

"L'attività formativa - ha detto Salvatore Parlato, presidente del Crea, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - è da sempre al centro delle nostre iniziative perché sappiamo che è importante fare tantissima ricerca ma è altrettanto importante avere utilizzatori in grado di fare applicazione. Il contratto di filiera, sottoscritto oggi con Birra Peroni in collaborazione con le Università di Firenze, Perugia, Teramo e della Tuscia, è abbastanza ampio da garantire al consumatore una produzione birraria di maggiore qualità e con malto 100% italiano".

"Creare un prodotto per tutti è una caratteristica del nostro marchio - ha concluso Federico Sannella, direttore relazioni esterne Birra Peroni - che, col Campus, crea un luogo di formazione in cui l'industria alimentare e agricoltura costruiscono le basi per il ricambio generazionale, la tutela del made in Italy, maggior reddito di filiera, tracciabilità delle produzioni". (ANSA).

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