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Ennio Morricone festeggia 60 anni di musica: concerto alle Terme di Caracalla

Il 2018 è l’anno degli anniversari tondi: il sessantesimo da quando ha mosso i primi passi come compositore e direttore d’orchestra, il novantesimo, che compirà a novembre prossimo, dalla sua nascita.

Ma molti altri numeri costellano la vita del maestro Ennio Morricone: oltre seicento opere, di cui circa 500 colonne sonore per il cinema e la televisione e più di 100 composizioni di musica assoluta. Per non parlare degli spettatori: migliaia e migliaia in tutto il mondo (500 mila soltanto per questo tour). C'è un palpabile senso dell’occasione tra il pubblico che attende l’inizio del primo concerto a Roma della tournée mondiale «60 Years Of Music World Tour», per la stagione estiva del Teatro dell’Opera.

Nella semplicità che da sempre lo contraddistingue, in abito nero, il maestro compare sul palco. Sorride timidamente, si lascia applaudire per qualche istante, quasi incredulo di tanto clamore per aver fatto «soltanto» il proprio mestiere. Così è la musica per Ennio Morricone: la vita più vicina a lui stesso, quella che non sai se hai scelto tu o se sia stata lei a scegliere te, tanto è stato l’istinto verso il suono, la composizione, la sperimentazione.

Sulle note del componimento «La leggenda del pianista sull'oceano», ha inizio lo spettacolo: l’orchestra (archi, fiati, batteria, percussioni, chitarre elettriche, pianoforte, tastiere, arpa) siede davanti al maestro, con alle spalle tre file di coristi, per un totale di oltre 150 elementi. Un concerto-evento che vuole essere celebrativo anche nella sua scaletta, organizzata per genere e non in ordine cronologico, e diversa rispetto alle precedenti tournée: Ennio Morricone dirige, infatti, le musiche composte per «The Hateful Eight» di Quentin Tarantino - per cui ha ricevuto importanti riconoscimenti, non ultimo l’Oscar - e alcuni brani composti per i western di Sergio Leone mai portati nei live. Un’esperienza musicale unica, che vive anche senza le immagini e che non esclude alcuni dei grandi classici del maestro, come le più conosciute colonne sonore dei film western o come le melodie di "Nuovo Cinema Paradiso», «Sacco e Vanzetti», alcune eseguite in chiave più elettrica e ritmica rispetto alla versione classica.

I due soprani Susanna Rigacci e Dulce Pontes accompagnano i componimenti di «Nostromo» e le colonne sonore dei thriller dell’impegno: le loro salite di ottava ammaliano il pubblico delle Terme di Caracalla, che sembra essere perfetto per il più grande degli artisti italiani contemporanei. Il complesso archeologico illuminato sullo sfondo, la volta celeste che lo sovrasta, i pini e la luna sottile, creano una dimensione fuori dal tempo, come fosse l’ambientazione di un nuovo film, un viaggio collettivo di oltre mezzo secolo per il quale il maestro sta creando la melodia, proprio come ha fatto per le pellicole di grandi registi, tra i quali, oltre al già citato Leone, Bernardo Bertolucci, Giuseppe Tornatore, Pier Paolo Pasolini, Dario Argento, Roman Polanski, Quentin Tarantino.
Il concerto emoziona dall’inizio alla fine, ma il momento culminante della serata è nel bis: i suoni di «The Mission» si avvicinano dolcemente da lontano per liberarsi in un’esplosione corale e orchestrale. Ennio Morricone salirà sullo stesso palco per altre tre date ancora (17, 18 e 29 giugno). Al termine di questo primo concerto, l’artista che ha saputo unire le due estremità dell’Atlantico, raccontare i duelli tra pistoleri americano e la nostalgia del Sud europeo, è applaudito con vera devozione.

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