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Una via dedicata ad Almirante a Roma, ma arriva lo stop di Raggi

Virginia Raggi

A Roma non ci sarà nessuna via per Almirante. La sindaca Virginia Raggi pone lo stop alla decisione dell’aula che con una inedita maggioranza M5S-Fdi aveva ieri votato una mozione per intitolare una via ad Almirante.

Per rimediare ad una decisione inattesa che ha sorpreso la stessa sindaca e che ha visto una sola consigliera pentastellata votare contro, Catini, la sindaca ha chiesto ai consiglieri del M5S di preparare una mozione per vietare l’intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali. Tra questi Almirante storico segretario del Movimento sociale.

Del resto alla notizia della mozione che impegnava il comune ad intitolare una via ad Almirante la comunità ebraica di Roma aveva subito manifestato profonda contrarietà con parole durissime: «Una vergogna per la storia di questa città: chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento».

La sindaca si era dichiarata «sorpresa», colta all’improvviso da una decisione della quale non era stata informata e in una giornata nella quale aveva dovuto fronteggiare la bufera politica scatenata dall’inchiesta sullo stadio della Roma. Che il voto della mozione promossa da Fdi fosse maturato in un’aula distratta era sembrato da subito più che un’ipotesi: M5S alleato della destra tranne l’astensione di due consiglieri ed il voto contrario di Catini, unica a mantenere una linea poi imposta dalla sindaca. E poi l’assenza del Pd fuori dall’aula per protestare contro il forfait in aula della Raggi che reclamavano per spiegare il caso stadio.

È così tra distrazioni e leggerezze Fdi era riuscito a ottenere ciò che neanche sotto Alemanno si era riusciti ad avere: una via per Almirante. Giorgia Meloni aveva subito parlato di un «risultato storico, Roma renderà finalmente omaggio ad uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana». Ed esultavano anche i capigruppo di Fdi alla Camera e al Senato Fabio Rampelli e Stefano Bertacco: «Intitolare una strada a Giorgio Almirante ci riempie di gioia».

Per loro Almirante è stato «un patriota, un grande italiano e uno dei protagonisti della storia politica nazionale. Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo obiettivo» è «giusto e doveroso» che la Capitale d’Italia «renda onore alla memoria di una delle figure più rappresentative della storia del Parlamento italiano». Il Pd invece bollava la mozione , contro la quale non aveva votato, «l'ultima vergogna della Raggi».

A ricordare «il razzismo» di Almirante il vice-segretario del Pd del Lazio Enzo Foschi: «Il razzismo ha da essere cibo di tuttì, scriveva il fascista Giorgio Almirante nel 1942. È gravissimo che - dice - il Movimento 5 Stelle si sia unito alle destre per permettere che Roma abbia una strada dedicata ad un razzista, come fu Giorgio Almirante: Roma sente ancora su di sé il dolore lancinante del 16 ottobre 1943, quando vi fu il rastrellamento del ghetto. Questo è stato il razzismo a Roma. Dedicare una via ad Almirante è l’ultima vergogna della sindaca Raggi».

La polemica monta. La sindaca allora decide di questa volta di non subire un errore non suo. Chiama i consiglieri e impone la linea: Roma non avrà una via ad Almirante.

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