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Italiani carnivori ma di pollo e tacchino, +24% in 5 anni

(ANSA) - ROMA - Negli ultimi cinque anni i consumi di carni avicole sono aumentati del 24% e il consumo annuo pro capite di carni bianche è passato dai 9 Kg degli anni Sessanta, quando era molto in voga il pollo intero del girarrosto, ai 21 Kg a testa nel 2017, perlopiù in petti, e piatti pronti. E per il 54% della popolazione pollo e tacchino sono ormai la principale fonte di proteine. In controtendenza quella avicola è l'unica carne che vede aumentare i consumi classificandosi inoltre come la più consumate in Italia. Sono alcune delle indicazioni emerse dall'indagine Ipsos presentata a Roma nel corso dell'Assemblea Nazionale di Unaitalia, l'associazione di riferimento del settore avicolo italiano, che ha nominato il nuovo presidente, il teramano Antonio Forlini.

Anche le uova vanno forte a tavola: ne consumiamo 215 l'anno a testa, per un totale di 13 miliardi e 34 milioni, annuncia Unaitalia. Secondo la ricerca Ipsos, inoltre, il 59% degli italiani sceglie le carni bianche perché sono leggere e nutrienti, mentre nel giudizio del 63% della popolazione, pollo e tacchino hanno il più vantaggioso rapporto tra qualità, valore nutritivo e prezzo. In sintesi, per il consumatore italiano, pollo e tacchino sono la proteina che meglio riesce a coniugare gusto, qualità e salute. T

uttavia, ha osservato il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli, pochi sanno che la filiera avicola è 100% italiana: esportiamo sempre di più e soprattutto importiamo poco. L'Italia si classifica al sesto posto in Europa come Paese produttore, con la Polonia che sta conquistando quote di mercato.(ANSA).

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