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Migranti: Avramopoulos, tutti responsabili, non solo Italia-Malta

STRASBURGO - "Nessuno crede" che quanto accaduto con la nave Aquarius "sia solo una responsabilità italiana, maltese o spagnola. E' una responsabilità europea e richiede una risposta europea". Così il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos sul caso Aquarius durante una conferenza stampa al Parlamento europeo riunito in plenaria a Strasburgo. "L'incidente dell'Aquarius dimostra che il nostro lavoro non è finito e non lo sarà presto. Dobbiamo essere preparati. Non ci possiamo permettere si ripeta un nuovo 2015, abbiamo bisogno di un approccio comune strutturato, con solidarietà e responsabilità condivisi", ha detto.

 

Sulla vicenda della nave Aquarius non è questione se il comportamento dell'Italia "sia legale o meno, ma se sia adeguato e in linea con la politica migratoria europea. Non seguiremo" la strada di chi ha detto che il comportamento dell'Italia è illegale, "sto ancora aspettando di vedere come evolve la situazione", ha proseguito Avramopoulos rispondendo ai giornalisti.

 

"Non faccio il gioco del biasimo. Molta attenzione è stata data alla vicenda di Aquarius ma questo è solo un incidente, un caso". In queste ore "l'Italia sta salvando altri 900 migranti e mantiene le sue responsabilità. Voglio esprimere i ringraziamenti per gli erculei sforzi che l'Italia ha fatto negli ultimi tre anni, e per questo deve essere lodata. La Commissione continuerà a sostenere l'Italia", ha sottolineato il commissario europeo.

 

Bruxelles propone di allocare 34,9 miliardi di euro, nel prossimo budget Ue 2021-2027, per rafforzare le frontiere esterne e gestire i flussi migratori. Lo annuncia il commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, spiegando che si tratta del triplo di quanto previsto dall'attuale budget di 13 miliardi. Dei 34,9 miliardi, in particolare, 21,3 sono per il rafforzamento delle frontiere esterne e le agenzie Ue, con 10mila nuovi agenti per Frontex; mentre 10,4 vanno alla gestione dei migranti, col 40% della cifra destinato ai rimpatri.

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