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Erdogan contro Vienna: "Cerca la guerra di religione"

Guerra di religione, un ritorno alle Crociate: senza tanti giri di parole, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha evocato questi scenari, arringando la folla a Istanbul, e rivolgendo ancora una volta i suoi strali a Vienna, dove il governo conservatore-populista di Sebastian Kurz ha deciso di chiudere sette moschee finanziate dalla Turchia e di espellere diversi imam.
"Queste misure prese dal cancelliere austriaco stanno, io temo, portando il mondo verso una guerra fra Crociati e la Mezzaluna", ha detto il presidente turco, che è nel culmine della campagna in vista delle elezioni presidenziali e legislative del prossimo 24 giugno. Erdogan negli ultimi anni è arrivato diverse volte ai ferri corti con Paesi europei a forte presenza turca, come la Germania e l'Olanda.

Il provvedimento del governo austriaco, annunciato venerdì dallo stesso Kurz, è stato giustificato come espressione di 'tolleranza zero' nei confronti di qualsiasi "stato parallelo e Islam politico", provvedimento applaudito, fra gli altri, da Matteo Salvini. Nel mirino della cancelleria sono finite 4 moschee viennesi, due in Alta Austria e una in Carinzia. Tutte, secondo Vienna, finanziate dall'associazione turca Atib. Due gli obiettivi del governo: contrastare il radicalismo in Austria e punire il mancato rispetto della legge sull'islam, che bandisce, fra l'altro, i finanziamenti dall'estero. Inoltre 40 imam rischiano di non vedersi rinnovato il permesso di soggiorno.

"Non c'è posto nel nostro Paese per società parallele e tendenze alla radicalizzazione", aveva dichiarato Kurz, capo del governo di un Paese di poco meno di nove milioni di abitanti nel quale vivono almeno 360.000 persone di origine turca, 117.000 delle quali hanno nazionalità turca.

Immediata è stata la risposta di Ankara, che ha accusato il governo austriaco dei popolari più l'ultradestra che fu di Haider, di aver preso decisioni improvvide "sull'onda anti-islamica, populista, razzista e discriminatoria", solo per "trarre dei vantaggi politici colpendo le comunità musulmane".
"Loro dicono di voler buttare fuori dall'Austria i nostri religiosi. Credete forse che noi non reagiremo se faranno una cosa del genere?", ha rincarato ieri Erdogan, aggiungendo che "il mondo occidentale dovrebbe darsi una regolata".

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