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Sardegna e Portogallo, festival maschere

 NUORO - La danza magica e i riti propiziatori delle maschere dell'entroterra sardo - Mamuthones e Issohadores, Boes, Merdules e Thurpos, insieme ai Caretos di Podence, figure diaboliche del carnevale portoghese - daranno vita al primo Festival internazionale delle Maschere "MaMumask", che si terrà a Mamoiada (Nuoro) dal 15 al 17 giugno. Maschere antropomorfe e zoomorfe con il corredo di campanacci, lazzi che volano e urla festose, metteranno in scena gli antichi riti delle società agricole, tornati prepotentemente alla ribalta in Barbagia con il loro carico di significati: si scaccia l'inverno, si propizia la semina e il raccolto e magicamente il rito portato avanti nei secoli, diventa festa e divertimento.
    "Non ci saranno però solo maschere - assicura il direttore del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada Mario Paffi - saranno presenti in maniera trasversale tanti tipi di eventi culturali: dal teatro, alla danza, al folklore, ai convegni, all'enogastronomia. Abbiamo voluto per la sfilata di domenica 17 una contaminazione di riti antichi anche di altre culture: le maschere barbaricine si uniranno a quelle portoghesi. L'evento sarà accompagnato dalle musiche tradizionali sarde e portoghesi: la cantante algherese Franca Masu canterà il Fado a cui si uniranno i nostri tenores".
    Il festival si apre il pomeriggio di venerdì 15 con l'inaugurazione nel Museo delle Maschere. Ci si sposta poi nel cortile dell'Associazione Atzeni per lo spettacolo teatrale dell'attore Gianluca Medas, fino al piazzale della chiesa del Carmelo dove i piccoli mamoiadini vestiti da mamuthones si esibiranno in una danza acrobatica. Sabato mattina nella sede dell'Isre a Nuoro verrà inaugurata la sala delle Maschere del Carnevale e si terrà il convegno sui carnevali del mondo contemporaneo, di cui verrà proposta la seconda sessione domenica mattina a Mamoiada. Nel pomeriggio di sabato l'evento "Notte Nighedda": 20 cantine del paese che producono cannonau verranno aperte a spettacoli, mostre e convegni. Il festival si chiuderà nel santuario di San Cosimo con un concerto di musica rap con i cantanti Randagiu Sardu e Quilo.
   

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