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Migranti: Bulgaria, nostra proposta su Dublino resta su tavolo

BRUXELLES - "La nostra proposta" di riforma del regolamento di Dublino sull'asilo "rimane sul tavolo", perché si tratta di "un compromesso ragionevole". Così il premier bulgaro Boyko Borissov aprendo a Sofia i lavori della conferenza sul futuro della politica di coesione. "Come la Bulgaria ha chiuso le sue frontiere facendo entrare le persone solo attraverso i punti d'ingresso autorizzati, così dovrebbero fare gli altri Paesi europei", mentre "chi non ha confini esterni dovrebbe fornire supporto finanziario a Stati come Italia, Spagna e Grecia", ha insistito Borissov, che ha definito "un fatto preoccupante" la decisione presa ieri dalla Turchia di sospendere l'accordo bilaterale con la Grecia sul rimpatrio dei migranti. L'accordo fra Ankara e l'Ue, invece "funziona alla perfezione", ha sottolineato il premier, secondo cui i migranti economici dovrebbero essere ammessi "solo nei Paesi che ne hanno bisogno".

 

"In Europa invece chiunque può entrare e non solo accogliamo queste persone ma ora cominciamo anche a prenderci cura di loro. Tutto questo costa decine di miliardi di euro ai nostri Paesi", ha detto Borissov da Sofia, sottolineando che a seguito delle tensioni sull'accordo nucleare in Iran "rileviamo sempre più immigrati" provenienti da quel Paese.

 

Il premier ha poi invitato a non sottovalutare lo scenario dei Balcani, dove una fuga delle giovani generazioni potrebbe favorire la presa di potere dei partiti populisti, "portando i problemi nel cuore dell'Europa".

 

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