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Palermitano ucciso da sparo partito per sbaglio, la guardia giurata fermata: "Non ricordo nulla"

Scientifica all'esterno dello studio medico in via Palmiro Togliatti

Un colpo di pistola partito accidentalmente, per un tragico scherzo del destino, ha attraversato un muro divisorio uccidendo un paziente che si trovava nella stanza accanto in attesa di essere visitato. È il dramma avvenuto in uno studio medico alla periferia di Roma. Il paziente, Gaetano Randazzopalermitano di 68 anni,  è morto dopo essere stato centrato alla testa da un proiettile partito, sembra in maniera accidentale, dall'arma di una guardia giurata, il 40enne Fabian Manzo, che si stava sottoponendo a una visita nella stanza accanto.

Il colpo ha attraversato la parete in cartongesso e centrato il pensionato che per una tragica fatalità si è trovato sulla traiettoria del proiettile mentre aspettava il suo turno nella sala d'attesa del suo medico di famiglia. Inutili i soccorsi per l'uomo che è morto pochi istanti dopo. Sulla vicenda sono in corso indagini da parte dei carabinieri che al momento ipotizzano l'incidente. Il vigilante è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma con l'accusa di omicidio colposo.

Il fatto è accaduto nel pomeriggio di martedì in uno studio medico in via Palmiro Togliatti 1640, alla periferia est di Roma. A quanto ricostruito finora, sembra che la guardia giurata si trovasse nella stanza accanto per un certificato per il rinnovo del porto d'armi. Ad un certo momento sembra che il dottore gli abbia chiesto di mostrargli l'arma e nel maneggiarla al vigilante è partito lo sparo. Sul posto per i rilievi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e i carabinieri della compagnia di Montesacro che indagano sulla vicenda.

Choc nello studio medico. La tragedia si è consumata davanti agli occhi increduli di altri pazienti che in quel momento si trovavano con la vittima nella sala d'aspetto. Sconvolti, avrebbero raccontato di aver sentito prima lo sparo e poi visto la vittima accasciarsi per terra. Gli inquirenti dopo l'accaduto hanno ascoltato la guardia giurata, il medico e diversi testimoni per ricostruire con esattezza quello che è accaduto.

"Sono distrutto per quello che è successo, non ricordo nulla, nella mia testa c'è tanta confusione". È quanto avrebbe confidato al suo difensore Fabian Manzo, la guardia giurata accusata di omicidio colposo. L'uomo è da ieri pomeriggio detenuto nel carcere di Regina Coeli in attesa che venga fissato l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip.

Parlando con il proprio legale, Manzo ha cercato di ricostruite quanto avvenuto nello studio medico di via Palmiro Togliatti, nel quartiere Centocelle. "Il dottore voleva vedere l'arma - ha spiegato - e l'ho tirata fuori: non capisco come possa essere partito il colpo. Sono distrutto per quanto accaduto". Nelle prossime ore il medico legale effettuerà l'autopsia.

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