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Droga: Consiglio Europa lancia allarme per il Fentanyl

STRASBURGO - In Europa nel 2017 il numero di sequestri di droga transitata negli aeroporti o inviata via posta è aumentato del 20% e la quantità è raddoppiata rispetto all'anno precedente, ma quest'anno le forze dell'ordine e i doganieri si potrebbero trovare a fare i conti con un nuovo pericolo, il Fentanyl, una sostanza di cui basta che qualche microgrammo della sua forma più concentrata tocchi la pelle per morire.

 

A condividere queste informazioni con l'ANSA sono stati alcuni membri del gruppo di cooperazione per i servizi antidroga degli aeroporti europei, che si riuniscono annualmente a porte chiuse al Consiglio d'Europa nel quadro delle attività del gruppo Pompidou.

 

Il Fentanyl è un oppioide sintetico, 100 volte più potente della morfina. I rappresentanti delle forze dell'ordine hanno espresso preoccupazione, in quanto hanno buoni motivi di ritenere che presto o tardi questa nuova droga diverrà un problema per l'Europa, cosi come lo è già in altre parti del mondo. Il gruppo ha convocato un esperto svizzero per spiegare i pericoli che si corrono con questa sostanza.

 

 

"Nella sua versione più tossica, che è 50mila volte più potente dell'eroina, basta aprire una busta in cui è in polvere e che questa si liberi nell'aria, con qualche microgrammo che cade sulla pelle, per rischiare molto seriamente di morire", ha lanciato l'allarme Tony Verachtert, esperto del Consiglio d'Europa. Nel frattempo sono state intensificate le attività di sequestro di sostanze stupefacenti.

 

 

"Il numero più alto di sequestri registrato nel 2017 riguarda la cocaina, ma se si considera la quantità sequestrata, il primato è del khat, quasi 18 tonnellate", spiega un rappresentante dell'ufficio regionale dell'Europa occidentale dell'organizzazione mondiale delle dogane, incaricato di presentare il rapporto sui sequestri nel 2017 che è riservato solo alle forze dell'ordine.

 

"I Paesi che ci hanno comunicato il maggior numero di sequestri sono l'Olanda e la Germania", afferma, aggiungendo che "i dati mostrano che sta aumentando l'invio di droghe attraverso la posta, il più delle volte si tratta di piccole quantità per uso personale". 

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