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Comunali, in Sicilia domenica si vota in 138 città: sarà test "gialloverde", centrodestra diviso ma non a Catania

Alleati a Roma, avversari domenica. Il voto di domenica sarà un test per M5s e Lega, pochi giorni dopo l'ultima fiducia ottenuta in parlamento.

Gialloverdi a parte, le Comunali saranno un banco di prova ulteriore per il centrodestra, coalizione che, a parte Catania, si presenta spaccata un po' ovunque. Ma il voto sarà anche un'occasione per il Pd, che corre senza simbolo nella città dell'Etna e a Trapani, e che mira a ritrovare i consensi perduti con le sconfitte alle regionali e alle politiche.

In Sicilia si voterà in cinque capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani. Ma complessivamente le urne saranno aperte in 138 città, un terzo dei comuni dell'Isola. Sono 18 i comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti in cui sarà impiegato il sistema è maggioritario a doppio turno.

Nelle cinque grandi città la corsa a sindaco coinvolge 31 candidati.

A Trapani si torna a votare a un anno dalla catastrofe elettorale, quando al ballottaggio non fu raggiunto il quorum per eleggere l'unico candidato rimasto in corsa dopo il ritiro di Girolamo Fazio, al centro di un'inchiesta di corruzione. I candidati sono cinque. A parte Forza Italia, la Lega ed il M5S, gli altri partiti, compreso il Pd, non concorrono con il proprio simbolo. Giacomo Tranchida è il candidato del centrosinistra, nelle liste che lo appoggiano ci sono candidati di centrodestra e di "DiventeràBellissima". Corrono divisi Fi e Lega: gli azzurri sostengono Vito Galluffo, i leghisti Bartolo Giglio. Gli altri due candidati sono Giuseppe Mazzonello per il M5s e Peppe Bologna con una lista civica.

Cinque candidati anche a Catania: il centrodestra compatto schiera l'europarlamentare Salvo Pogliese, il M5s Giovanni Grasso, mentre Emiliano Abramo, presidente regionale della 'Comunità di Sant'Egidio' è sostenuto da una lista civica con candidati indipendentisti dei 'Siciliani liberi'. In corsa anche Riccardo Pellegrino che pesca nel centrodestra e l'uscente Enzo Bianco, appoggiato con sei liste ma non c'è quella col simbolo del Pd.

A Messina Renato Accorinti, cerca il mandato bis, appoggiato da tre liste di sinistra. Il centrodestra invece si presenta diviso, con Dino Bramanti appoggiato da Fi, Noi Con Salvini e Fdi, dal movimento di Nello Musumeci e da altre liste civiche. Ma saranno avversari l'ex capogruppo di Fi in consiglio comunale Pippo Trischitta, che si presenta con due liste, e l'ex presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, anche lei Fi. In corsa anche il deputato regionale Udc, Cateno De Luca, sostenuto da sei liste con un bacino elettorale che ruota nel centrodestra. M5s punta sull'ex capo del genio civile Gaetano Sciacca, il Pd, invece, schiera d'accordo con i 'centristi' di Casini, il costituzionalista Antonio Saitta, accompagnato da sei liste.

A Ragusa in sette si contendono la poltrona di sindaco, lasciata da Federico Piccitto (M5S). Al suo posto i grillini lanciano l'attuale presidente del Consiglio comunale, Antonio Tringali. In corsa per il centrodetra i consiglieri comunali uscenti Sonia Migliore e Maurizio Tumino che godono dell'appoggio rispettivamente di 5 e 4 liste. A destra c'è anche Giuseppe Cassì, appoggiato anche da FdI. Il candidato del Pd è il segretario cittadino Giuseppe Calabrese appoggiato da 5 liste. Si candida anche il docente liceale Carmelo Ialacqua appoggiato dalla lista civica 'Citta' futura' che pesca tra militanti grillini dissidenti.

Sfida a sette anche a Siracusa. Qui la Lega corre da sola con Francesco Midolo; il movimento di Musumeci, DiventeràBellissima, appoggia l'ex An Fabio Granata mentre il resto del centrodestra sostiene l'ex assessore regionale Ezechia Paolo Reale. Nel centrosinistra in corsa Fabio Moschella, Giovanni Randazzo e l'attuale vice sindaco Francesco Italia, tutti con alle spalle liste civiche. M5s punta invece su Silvia Russoniello, imprenditrice.

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