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Centinaio, contro tagli fondi Pac lobby con Francia e Spagna

(ANSA) - ROMA - Contro i tagli dei fondi europei all'agricoltura previsti dalla riforma della Politica agricola comune (Pac) dal 2021 al 2027, l'Italia sta ragionando con "quali altri Paesi fare lobby" ma dovrebbero essere "Spagna e Francia, quest'ultima penalizzata più di noi". Così il ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio annunciando che l'Italia dovrà "fare i salti mortali" contro una riduzione che "non è ancora certa e oscilla fra 1,8 e 2,7 miliardi. I nostri tecnici sono a Bruxelles per capire la consistenza dei tagli". Nel contempo, a Roma il ministro ragiona con i tecnici al ministero per decidere come "tarare la nostra azione". A monte della riforma c'è "l'uscita della Gran Bretagna" dall'Ue che "prevede un taglio generalizzato", ricorda Centinaio rilevando che però ci sono "differenze tra l'Italia che ha una produzione variegata e i Paesi dell'Est che invece hanno campi più grandi e monocoltivazione".  

"Vogliamo limitare al minimo il taglio - ha proseguito Centinaio conversando con l'ANSA - per far fronte alle richieste degli agricoltori che vogliono mantenere il livello qualitativo delle produzioni agli standard europei". Il 18 giugno prossimo, ha detto il ministro, ci sarà a Bruxelles il primo consiglio dei ministri europei dell'Agricoltura in cui sarà introdotto il dossier, poi la riunione successiva sarà a fine luglio mentre a fine agosto ci sarà il G20 Agricoltura a Buenos Aires. 

Fra le questioni sul tavolo del neo ministro c'è quello sulla xylella che ha aggredito gli ulivi in Puglia. "Voglio capire cosa dice la scienza e non sentire improvvisati botanici" ha avvertito Centinaio spiegando che vuole capire "quale sia la cura migliore da applicare". Il ministro ha aggiunto che parlera' "anche con Emiliano", il governatore della Puglia "perche' dai giornali non ho ancora capito bene la posizione". Gli scienziati a cui il ministro chiedera' delucidazioni, ha precisato, sono quelli che afferiscono al ministero delle Politiche Agricole, cioe' del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea).

Il ministro assicura che intende occuparsi presto anche del settore Ippica, che impiega circa "20mila persone per un giro d'affari di qualche miliardo, ed è fra i più importanti in Europa. Gli stati extra comunitari rivolgono un'attenzione particolare ad esempio per la qualità degli allevamenti". La questione emergente riguarda "la riduzione dei contributi derivanti dalle scommesse che sono calate" quindi già "nei prossimi giorni andrò a parlare con le associazioni di categoria, che hanno delle proposte da sottopormi, per trovare una soluzione alla crisi che sta attraversando questo settore".

Altro tema a cui il ministro Centinaio vuole subito dedicare attenzione è la sburocratizzazione: "Gli agricoltori - spiega - passano più tempo negli uffici alle prese con un sacco di documentazione che a fare il loro mestiere. Allora penso ad una autocertificazione, con i dovuti controlli". Il ministro ricorda che proviene dalla provincia di Pavia dove il territorio è tutto dedicato all'agricoltura e dove ci sono "tante piccole aziende familiari che mi hanno scritto mail chiedendomi di sburocratizzare le procedure".

Infine, tra le priorità il ministro indica il problema dell'invasione di animali in aree protette e porta ad esempio i caprioli che mangiano le viti o i cinghiali che ormai invadono alcune città, come Pavia o Roma. "Bisogna trovare una soluzione prima che accada qualcosa di più grave" avverte Centinaio annunciando un confronto con agricoltori, animalisti e cacciatori per trovare la migliore soluzione". 

Il ministro vuole "lasciare da parte gli estremismi" dei tempi dell'opposizione e puntare dritto a "risolvere i problemi per permettere di lavorare nel miglior modo possibile" tenendo sempre a mente ciò che, giovanissimo presidente di quartiere a Pavia,  gli disse un saggio corniciaio decoratore: "I cittadini sono i tuoi datori di lavoro".

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