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Roland Garros, miracolo Cecchinato: battuto Djokovic, il palermitano in semifinale: "Tutto questo è un sogno"

Marco Cecchinato

Il destino è semplicemente destino, e quando ci si mette non c'è veramente nulla da fare. Lo sa bene Novak Djokovic, che si è scontrato contro un giocatore che in questi giorni parigini sembra semplicemente baciato dagli dei del tennis. Marco Cecchinato il suo nome, Palermo la sua città, la Sicilia la sua terra.

Adesso questo ragazzo di 25 anni, che fino all'inizio di questo torneo non aveva vinto una sola partita in uno slam, venerdì si giocherà un posto in finale contro Dominic Thiem. Semifinale, signori, 40 anni dopo Corrado Barazzutti, che perse poi contro l'alieno Bjorn Borg, che gli lasciò solo un game. Da quel momento, nessun italiano era riuscito ad arrivare così in alto in uno dei quattro principali tornei del mondo.

Cecchinato ha giocato semplicemente in un'altra dimensione, quasi irreale persino per i giocatori più forti al mondo. Djokovic, l'ex dominatore del circuito, 12 volte vincitore di slam ed ex numero uno del mondo, non ci ha capito nulla, ad un certo punto. Sbuffava, correva, incredulo da questo ragazzo siciliano che ad un certo punto sembrava essere come posseduto da un'entità superiore. E come altro vuoi chiamare una cosa del genere? Di rovescio giocava che nemmeno Wawrinka, di dritto sembrava Federer, a rete danzava come Edberg. Un misto incredibile contro il quale Djokovic era pronto ad alzare le mani.

Il serbo ha subito il gioco e la migliore condizione fisica di Cecchinato, riuscendo solo nel terzo set ad avere la meglio sul suo avversario, con il "Ceck" che si è un po' perso, mettendo a segno un solo game.

Nel quarto e decisivo, poi, ha rimontato dal 4-1 per poi giocare uno strepitoso tie-break in cui si sono visti colpi di alto livello, con Nole Djokovic che ha messo in campo tutta la sua classe ed esperienza, giocando per tre volte la possibilità di portare il match al quinto set, sempre rimontato dal siciliano.

Djokovic, ad un certo punto, aveva il set in mano, con un facile dritto a campo aperto e Cecchinato completamente fuori dal campo. Sembrava fatta, ma è arrivata, provvidenziale, una stecca, come se qualcuno avesse spostato la racchetta di Nole, che ha mandato quella palla oltre la tribuna del Lenglen. Destino, semplicemente destino.

"Non avevo niente da perdere, ho giocato un primo set aggressivo, e lì ho iniziato a crederci - ha detto Cecchinato a fine partita -. sono stato perfetto tranne terzo set. Ero convinto di poter vincere anche contro Djokovic, ho fatto tanti sacrifici, in palestra, nell'alimentazione, e ora come ora rifarei tutto. E' semplicemente incredibile tutto ciò, un sogno".

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