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Riecco il governo gialloverde: ipotesi Esteri per Savona, vertice M5s-Lega, Conte a Montecitorio

Giuseppe Conte all'arrivo a Montecitorio

Il governo gialloverde torna in pista. L'apertura di ieri sera di Matteo Salvini alla proposta di Luigi Di Maio di cambiare ministero a Paolo Savona accresce le possibilità di un ritorno all'esecutivo che fu di Conte.

A Montecitorio va in scena il confronto fra i due leader. La riunione, a quanto si apprende, arriva al termine dell'incontro tra Salvini e Giorgia Meloni.

Alcune voci oggi darebbero il professore agli Esteri o alle Politiche Europee, mentre l'Economia potrebbe essere affidata a Pier Luigi Ciocca, ex vicedirettore di Bankitalia con incarichi in Bce. Ma è lo stesso Ciocca a smentire: "L'ipotesi, apparsa sui media, di una mia propensione o disponibilità a fungere da ministro è, oggi come in passato, destituita di qualsivoglia fondamento".

Intanto, Giuseppe Conte è arrivato a Montecitorio in taxi, accompagnato dal deputato M5S Alfonso Bonafede, al rientro da Firenze. Conte non ha risposto alle domande del cronista che lo attendeva all'ingresso posteriore di Montecitorio, opponendo un cortese "non ho nulla da dire, grazie". Dopodichè con Bonafede si è diretto verso gli uffici del gruppo M5S. Nel corso del pomeriggio anche un colloquio al Quirinale.

Le possibilità non mancano e in questo quadro, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, disposto a concedere un minimo di tempo a M5s e Lega, si tiene in contatto con gli altri vertici istituzionali. In mattinata ha incontrato al Quirinale il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati. Ed ha avuto un lungo colloquio telefonico con il presidente della Camera Roberto Fico.

Al Colle potrebbe giungere proprio Salvini, si ragiona in ambienti parlamentari, per fare un punto con il Capo dello Stato, che fino a questo momento non avrebbe comunque ricevuto segnali netti sulla ripartenza della trattativa tra i pentastellati ed il Carroccio.

Una novità del ritorno del governo Salvini-Di Maio potrebbe essere rappresentata dalla cooptazione di Fratelli d'Italia che rimpolperebbe significativamente la maggioranza, soprattutto al Senato. Ma è una dei nodi da sciogliere e su questo punto M5s sarebbe diviso.

Sullo sfondo, il governo tecnico di Carlo Cottarelli, sempre pronto a tornare in pista, con la lista dei ministri pronta, qualora l'evolversi della situazione politica lo rendesse necessario.

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