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Il primo videogioco ambientato in un vero laboratorio - VIDEO

Un imprevisto spazio-temporale ha catapultato l'alieno Zot nei Laboratori del Gran Sasso e solo la conoscenza della fisica lo aiuterà a tornare a casa: è questa la sfida del primo videogioco ambientato nei veri laboratori sotterranei di fisica delle astroparticelle più grandi del mondo, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il videogame, rivolto ai ragazzi tra i 14 e i 19 anni, è nato per avvicinare gli studenti alle frontiere della fisica, Gran Sasso Videogame è stato selezionato tra i 100 progetti del premio PA sostenibile ed è stato premiato oggi 23 maggio al Forum PA a Roma, come miglior progetto per la categoria Capitale umano ed educazione. E' possibile scaricarlo da domenica 27 maggio, quando viene presentato in un evento di lancio all'Open Day dei Laboratori del Gran Sasso, e i ragazzi potranno accedere da computer, tablet e smartphone.

Il videogioco, realizzato in collaborazione con l'agenzia di comunicazione scientifica Formicablu e la casa di produzione IV Productions e con il supporto di Indire (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa), si svolge nelle tre gallerie dei Laboratori del Gran Sasso.

È proprio qui che l'alieno Zot incontrerà i ricercatori che lo aiuteranno a tornare a casa, ma per riuscirci dovrà dare il suo contributo ad alcuni esperimenti realmente in corso: è così che Zot scoprirà dove si trova il metro cubo più freddo dell'Universo, che cos'è e a cosa serve un cristallo ultrapuro o che cosa ci fa in un laboratorio di fisica il piombo romano recuperato da un relitto affondato lungo le coste della Sardegna.

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