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Curiosity torna a perforare le rocce di Marte

Il rover della Nasa Curiosity torna a perforare le rocce di Marte per la prima volta dal 2016, cioe' da quando un problema meccanico aveva impedito la piena funzionalita' del trapano a bordo del veicolo. 

A partire dal 26 maggio gli ingegneri della Nasa, dopo due anni di lavoro, prevedono di sperimentare su Curiosity una tecnica di perforazione chiamata Fed (Feed Extended Drilling), gia' utilizzata in passato su Marte, aggiungendovi la possibilita' della percussione. Quest'ultima permettera' al rover di perforare in una maniera piu' simile a quella con cui si utilizza comunemente un trapano: Curiosity utilizzera' la forza del suo braccio robotico per spingere la punta del trapano in avanti.

Se le perforazioni con percussione forniranno un campione di roccia, il gruppo di ricerca comincera' immediatamente a testare un nuovo processo per spedire il campione ai laboratori interni del rover.

Curiosity si sta facendo strada attraverso la collina Vera Rubin, verso un'area in salita ricca di minerali argillosi. Conoscere le caratteristiche della roccia trapanata permetteranno di colmare una lacuna nelle conoscenze relative alla geologia del monte Sharp. Gli studiosi vorrebbero riuscire ad analizzare gia' nei laboratori del rover i campioni di tutti i piu' importanti tipi di roccia rinvenuti. Per Ashwin Vasavada, del progetto Curiosity, "ogni strato del monte Sharp rivela un capitolo della storia di Marte. Con la nuova tecnica di perforazione abbiamo la possibilita' di leggerla nei dettagli".

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