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Il robot con la pelle d'oca

Arriva dagli Stati Uniti il primo robot con la pelle d'oca: in base all'umore può accapponare la pelle elastica per comunicare le proprie emozioni attraverso il tatto e non solo con gesti o espressioni facciali, in modo da migliorare l'interazione con gli esseri umani. Sviluppato alla Cornell University, vicino New York, potrà aprire la strada ad una nuova generazione di robot soffici adatti a vivere a stretto contatto con le persone, anche disabili.


Fonte: Human-Robot Collaboration and Companionship Lab

Il primo prototipo realizzato dai ricercatori altro non è che un piccolo robot da tavolo simile ad una vongola: al centro, al posto del mollusco, c'è lo schermo su cui appare il volto disegnato come un fumetto, mentre tutto intorno ci sono le due 'valve' del guscio, due strutture facilmente afferrabili su cui è possibile 'leggere' le emozioni del robot attraverso il tatto.

La loro superficie esterna è infatti rivestita con una pelle sintetica fatta di elastomero che viene movimentata da un programma caricato nella 'testa' del robot. Quando deve esprimere rabbia, sorpresa o felicità, aziona una pompa che soffia aria attraverso dei piccoli canali nascosti sotto la pelle: si formano così delle bolle in rilievo che hanno forme diverse a seconda dell'emozione che si vuole comunicare. Alla fine, i cuscinetti si sgonfiano e la pelle 'emozionale' torna liscia.

 

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