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Anfia, in regolamento Ue su CO2 differenziare auto e tir

ROMA - ''È necessario considerare la specificità del settore e le missioni dei veicoli industriali. Positivo il riconoscimento del ruolo strategico del gas naturale liquefatto''. Questo, in estrema sintesi, il giudizio espresso da Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica) in merito alla proposta di regolamentazione riguardante la riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali (HDV - Heavy Duty Vehicles) pubblicata ieri da parte della Commissione europea. Nel dettaglio, Anfia ''accoglie con favore l'approccio in due tempi della proposta e supporta l'idea di validare in un secondo tempo la fattibilità del target al 2030''. Nonostante ciò, l'associazione ritiene che ''i livelli di riduzione proposti dalla Commissione per il 2025 e il 2030, rispettivamente 15% e 30%, siano eccessivi e che non siano stati fissati tenendo presenti le specifiche caratteristiche del mercato dei veicoli industriali. Essendo lo sviluppo prodotto dei veicoli commerciali pesanti che saranno in vendita nel 2025 attualmente in corso, l'ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 previsto per quella data è troppo stingente, considerato il breve lead-time per il raggiungimento di quello che è in assoluto il primo target mai stabilito''. ''Sembrerebbe quasi - aggiunge l'Anfia in una nota - che la Commissione abbia semplicemente preso i livelli di riduzione delle emissioni di CO2 già proposti per le autovetture e per i veicoli commerciali leggeri e li abbia assegnati anche ai veicoli industriali, senza rendersi conto delle fondamentali differenze tra questi comparti. In più, il fatto che la riduzione delle emissioni del 15% entro il 2025 sia seguita da un ulteriore -15% al 2030, non è tecnologicamente realistico, dal momento che occorrerà tempo per lo sviluppo di tecnologie ancora più avanzate per l'efficientamento dei consumi di carburante''. Anfia e l'industria che rappresenta accettano l'introduzione di standard di CO2 per i veicoli industriali, ma chiedono che ''siano elaborati con attenzione e in maniera adeguata, tenendo presente, cioè, la rilevanza e la complessità del relativo mercato''. Importante, inoltre, il riferimento al ruolo fondamentale che il gas naturale liquefatto (GNL) può giocare, come una alternativa al gasolio, nel breve e medio periodo per la riduzione ulteriore delle emissioni di CO2 e di altre emissioni inquinanti. ''Questo passaggio - spiega Anfia - è molto importante ed un riconoscimento significativo per la filiera industriale italiana del gas naturale che da anni crede nelle potenzialità di questo carburante''.

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