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Lo stabilimento Menarini a Dresda

(ANSA) - DRESDA, 17 MAG - Quello di Dresda è il terzo stabilimento della multinazionale italiana del farmaco Menarini in Germania, insieme ai due della grande base operativa di Berlino, oltre ad essere uno tra i 16 centri produttivi aperti in svariati paesi del globo dal gruppo farmaceutico fiorentino.
    Acquisito nel 2006 dalla precedente proprietà di Pliva/Aws, ha una particolarità: include, nel proprio nome (per volontà del patron di Menarini Alberto Sergio Aleotti, scomparso nel 2014), anche quello di Friedrich von Heyden, considerato il fondatore dell'industria farmaceutica moderna, primo al mondo ad aver prodotto all'inizio del '900 un principio attivo per via sintetica su scala industriale, l'acido salicilico, noto ai più come aspirina. Fu proprio a Dresda che von Heyden ebbe modo di sintetizzare le primissime quantità di acido acetilsalicilico, un derivato del salicilico: il sito storico dove ciò avvenne è ancora visibile sulla Leipziger Straße, nel cuore della capitale sassone. Oggi, a breve distanza dal centro storico, nello stabilimento farmaceutico Menarini-Von Heyden lavorano circa 400 persone. Al momento dell'acquisizione, 12 anni fa, erano 249: il loro aumento è legato a quello, costante, dei volumi produttivi del centro, cresciuti dalle 300 tonnellate di compresse del periodo pre 2006 alle 2350 tonnellate del 2017: in pratica, oltre 250 milioni di blister che ogni anno Menarini distribuisce in giro per il mondo. (ANSA).
   

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