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Furti di casse continue nei supermercati, tre agrigentini arrestati a Ragusa

Dalla provincia di Agrigento andavano a scassinare le casse dei supermercati nel Ragusano. La polizia ha arrestato Gaetano Maggio, di 62 anni, Alfonso Maggio, di 29 anni, Mario Salvatore Carta, di 56 anni, tutti residenti a San Giovanni Gemini accusati di aver costituito un gruppo organizzato che ha messo a segno furti di denaro nelle casse continue dei supermercati.

Padre, figlio e un amico fabbricavano gli strumenti per aprire le casse continue, ma sono stati scoperti dalla squadra mobile con le chiavi ancora in mano. Così il gruppo sapeva se fossero piene o vuote. La squadra mobile ha ricostruito la dinamica di due furti di 10.000 euro, avvenuti a Pozzallo e a Ragusa lo scorso anno.

Nel mese di ottobre 2017 un dipendente di un supermercato di Comiso aveva notato che un uomo si aggirava con fare sospetto nel parcheggio dell’azienda per cui lavorava. Una volta chiamata la polizia, i due investigatori decisero di controllare le immagini di video sorveglianza del discount, così da notare un uomo, poi identificato in Mario Carta, che aveva ispezionato la cassa continua per poi inserire un piccolo pezzo di carta nel primo sportello esterno situato nel parcheggio retrostante.

Da quel momento in poi la polizia di stato non ha mai smesso di monitorare il gruppo di agrigentini, professionisti dei furti con l’uso di chiavi adulterine. La squadra mobile di Ragusa ha dato avvio alle indagini monitorando prima Carta e poi, grazie alle attività d’intercettazione sono individuati i membri del gruppo.

Avevano messo su sistemi sofisticati per controllare i vigilantes ed annotare giorni ed orari dei prelievi di denaro. Quando sapevano che le casse erano piene zeppe di denaro, i complici avevano bisogno di ottenere le chiavi d’apertura. I tre carpivano il modo per poter aprire le casseforti ottenendo la possibilità di accesso al denaro.

Nel mese di dicembre 2017 la banda operava spesso in provincia di Ragusa, ed è proprio per questo che la squadra mobile ha informato i gestori dei supermercati di non depositare ingenti somme di denaro. Per consumare i furti, i tre utilizzavano ogni accortezza per non lasciare alcuna traccia. La notte tra il 25 ed il 26 dicembre 2017 l'arresto.

In quella occasione gli investigatori si erano posizionati nei pressi del discount ma non potendo avvicinarsi troppo ai due, rubarono per poi essere bloccati pochi istanti dopo durante la loro fuga con il bottino recuperato e riconsegnato ai titolari. Dopo l’arresto gli investigatori hanno effettuato delle perquisizioni a San Giovanni Gemini dove hanno trovato il laboratorio per la fabbricazione delle chiavi ed altri sofisticati sistemi per aprire le casseforti.

Da un incrocio delle intercettazioni e dall'esame dei sistemi di videosorveglianza di numerosi supermercati presi di mira in provincia di Ragusa, Catania, Siracusa e Caltanissetta, è stato possibile appurare che il gruppo aveva pianificato di colpire in almeno 20 discount ma sono stati fermati in tempo dalla squadra mobile di Ragusa.

Il giudice per le indagini preliminari ha valutato che gli elementi raccolti dalla Polizia di Stato erano idonei per applicare la più grave misura cautelare ovvero la custodia in carcere ad Agrigento.

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