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Fao chiede più sforzi, l'obiettivo è Fame Zero entro il 2030

(ANSA) - ROMA - Nuovo appello Fao per il raggiungimento dell'obiettivo Fame Zero entro il 2030. Questa volta il monito del Direttore Generale dell'organizzazione delle Nazioni Unite Graziano da Silva arriva con i lavori della Conferenza Regionale della Fao per l'Europa e l'Asia Centrale che ha visto la partecipazione di ministri e alti funzionari di 42 Paesi. "Per raggiungere l'obiettivo Fame Zero in Europa e Asia Centrale - ha detto il direttore generale - serve sostenere i piccoli proprietari e produttori a livello famigliare per ridurre la povertà e - di fronte ai cambiamenti climatici - gestire le risorse naturali in modo sostenibile". "Il persistere della malnutrizione e della povertà rurale nella regione invocano - ha aggiunto inoltre - sforzi maggiori se vogliamo raggiungere Fame Zero entro il 2030".

Graziano da Silva ha sottolineato anche che "nel 2016 la fame è tornata a crescere nel mondo dopo oltre un decennio di declino e dati preliminari indicano che c'è stato un ulteriore aumento della prevalenza della sottoalimentazione nel 2017". Infine ha ricordato "che raggiungere l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.2 significa andare oltre Fame Zero e cancellare tutte le forme di malnutrizione, incluso la mancanza di micronutrienti e l'ipernutrizione".

A rafforzare la posizione del direttore una nota Fao indica in 14 milioni le persone in Europa e Asia Centrale colpite da insicurezza alimentare, soprattutto nelle aree rurali. Tra i Paesi più colpiti: il Tajikistan con il 30 per cento della popolazione sottonutrita, la Moldavia (8,5 per cento), la Georgia (7 per cento), il Kyrgyzstan (6,4 per cento), e l' Uzbekistan (6,3 per cento). (ANSA).

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