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Tecnologia italiana a caccia di mondi alieni

La tecnologia italiana in prima fila nella caccia ai pianeti esterni al Sistema Solare: la Thales Alenia Space (Thales - Leonardo) è stata selezionata dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) come partner per la missione Plato (PLAnetary Transits and Oscillations of stars). Il primo contraente è la tedesca Ohb.

Entro metà giugno 2018, rende noto la Thales Alenia Space in un comunicato, le negoziazioni tra Esa e Ohb avranno termine e il lancio del satellite, la cui missione iniziale avrà la durata di quattro anni e mezzo, è previsto per il 2026. Plato, della quale la Thales Alenia Space curerà l'avionica, è la terza missione scientifica di classe media nell'ambito del programma Cosmic Vision 2015-2025 dell'Esa, preceduta da Ariel e seguita da Solar Orbiter ed Euclid.

L'obiettivo della missione Plato è scoprire sistemi planetari esterni al Sistema Solare e, in particolare, pianeti simili alla Terra che si trovino nelle zone abitabili, ossia a una distanza tale dalla loro stella da permettere l'esistenza di acqua allo stato liquido. A differenza delle missioni che l'hanno preceduta, CoRot e Kepler, Plato permetterà di fare osservazioni per un arco di tempo molto lungo (due o tre anni), in modo da poter individuare e pianeti che orbitano intorno al loro sole lentamente, proprio come la Terra.

"Siamo lieti di essere partner di Ohb AG nello sviluppo e nell'assemblaggio di questo nuovo satellite scientifico per l'Esa", ha detto Donato Amoroso, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia. "Il programma Plato - ha aggiunto - sarà il risultato delle nostre competenze nel campo dell'avionica, già impiegate nei nostri satelliti di telecomunicazioni e osservazione della Terra, e delle conoscenze acquisite su altre missioni L2, ovvero Herschel-Planck e Euclid. Le operazioni di integrazione affidate a Thales Alenia Space UK riflettono la strategia aziendale di ampliare la propria impronta europea".

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