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Serie A, la Juventus vince il settimo scudetto di fila: le immagini della festa bianconera

Ancora una festa, sempre all’Olimpico. Dopo il netto successo sul Milan in finale di Coppa Italia stavolta alla Juventus basta lo 0-0 con la Roma (cui invece manca ancora un punto per blindare il terzo posto in classifica) per conquistare il 34/o scudetto della sua storia, il settimo consecutivo.

Per Massimiliano Allegri - al quarto double di fila, un record anche questo - un dolcissimo déjà-vu dopo il campionato vinto nel 2011 sempre nella Capitale al primo anno sulla panchina del Milan.

Sui social il club celebra l'impresa ("siamo entrati nel mito!") mentre il tecnico bianconero a caldo ringrazia la squadra: «Sono contento per i ragazzi che hanno chiuso questo capitolo, sono loro gli artefici delle vittorie. È stata un’annata dura, bella, entusiasmante. Quattro anni fatti in questo modo difficilmente possono ricapitare. Con una squadra del genere è più facile arrivare all’obiettivo ma vincere non è mai semplice, è una cosa straordinaria».

E quest’anno il Napoli fino all’ultimo ha tentato di interrompere la striscia vincente della Juve. «Bisogna fargli i complimenti, ha fatto il record di punti e una stagione straordinaria» ammette Allegri, ricordando però che "l'importante è arrivare primi. E nel calcio se non hai cuore non vinci. Poi serve anche un pizzico di fortuna, che però ti devi andare a cercare».

Quando poi il discorso scivola sulla qualità del gioco espresso, l’allenatore bianconero ci tiene a puntualizzare il suo punto di vista: «Giocare bene o male è relativo; Si sta riducendo il calcio a troppa teoria. Io non devo fare l’esteta per far contenta la gente, io la gente la devo fare contenta vincendo i trofei. Alla fine quello che conta è il risultato. L’anno prossimo ci saranno giocatori che andranno via e altri che arriveranno e l’obiettivo sarà sempre quello di raggiungere altre vittorie. Alla Juve quando riparti le motivazioni le trovi».

Caroselli con i clacson suonati e festa in piazza a Torino, in una serata fredda come a marzo, per il settimo scudetto consecutivo della Juventus. I tifosi bianconeri -poche centinaia - si sono radunati in piazza San Carlo, la stessa dove il 3 giugno 2017 durante la nefasta serata della finale di Champions con il Real Madrid oltre 1500 persone rimasero ferite e una donna morì dopo 12 giorni in ospedale per il panico creato - hanno appurato le indagini - da una banda di rapinatori.

Gli juventini si sono radunati al centro della piazza, sotto il monumento equestre, hanno acceso qualche fumogeno e intonato cori di tripudio per lo scudetto e di scherno e insulti rivolti ai napoletani, soprattutto, e contro Torino, Fiorentina, Milan, Inter e Liverpool, e i giornalisti.

 

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