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La nascita delle stelle diventa musica - ASCOLTA

La nascita delle stelle diventa musica: sono state trasformate in note le vibrazioni prodotte da veloci onde magnetiche nella nube di polveri e gas della costellazione Mosca, destinata a formare stelle e pianeti, e il  risultato è stato la "Canzone della Mosca". La musica è in realtà il pretesto per approfondire i meccanismi che controllano la nascita delle stelle e che da decenni affascinano astronomi e astrofisici e che sono stati descritti sulla rivista Science dai ricercatori guidati da Aris Tritsis e Konstantinos Tassis, dell'università di Creta e della Fondazione greca per la Ricerca e la Tecnologia - Hellas. 

Vista dalla Terra, la nube di gas e polveri, che si trova vicino alla costellazione della Croce del Sud, visibile dall'emisfero meridionale, ha la forma di un ago sottile circondato da striature di gas e polveri simili a capelli. Grazie ai dati raccolti dal satellite Herschel, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), i ricercatori hanno scoperto che le striature si sono formate grazie alle vibrazioni prodotte da veloci onde magnetiche: in pratica la nube sta vibrando, come una campana che suona dopo essere stata colpita.

"Proprio come un violoncello e un violino emettono suoni molto distinti, nubi con dimensioni e strutture diverse vibrano con frequenze diverse: cioè 'suonano' diverse 'canzoni" ha scritto sul sito Sciencealert, Tritsis che lavora anche all'università Nazionale Australiana.

Calcolando le frequenze della vibrazione, i ricercatori hanno ricostruito l'intera 'canzone' di Mosca e l'hanno anche trasformata in note musicali. L'analisi delle frequenze ha permesso di ottenere una immagine tridimensionale della nube e di vedere che ha la forma di un foglio largo circa 27 anni luce e profondo 20 anni luce.

Determinare la struttura di una nube interstellare è importante perché la nascita di stelle e pianeti è dovuta al collasso innescato da dinamiche generate alla loro struttura. Mosca, ha scritto il ricercatore, non sta generando stelle: ci vorranno ancora milioni di anni. Tuttavia, adesso diventa un laboratorio naturale per studiare le prime fasi della formazione stellare.

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