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Il Consiglio d'Europa lancia l'allarme sui populisti

STRASBURGO - Nel 2017 sono stati registrati "esempi allarmanti" del tentativo da parte dei populisti di sovvertire il funzionamento delle istituzioni democratiche europee, sia a livello nazionale che internazionale. Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland, nella quinta edizione del suo rapporto annuale sullo stato della democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto nei 47 Stati membri dell'organizzazione paneuropea.

 

 

Secondo Jagland, "il rispetto dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto dipendono dalle istituzioni che danno loro concretezza. Tuttavia per i populisti, che invocano la proclamata 'volontà del popolo', tali controlli e contrappesi istituzionali sono sovente considerati un ostacolo da abbattere".

 

Nel documento di 105 pagine, Jagland evidenzia anche che il numero di attacchi alla libertà d'espressione e agli operatori dell'informazione denunciati sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti continua a crescere. Il segretario generale osserva infine che "in un numero crescente di Paesi lo spazio per la società civile si sta restringendo e che le manifestazioni pacifiche sono viste e trattate come pericolose".

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