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Bologna con gli occhi degli scrittori

BOLOGNA - Cosa successe al banchetto dato in onore di Carducci al 'Resto del Carlino'? Chi aveva casa in via dell'Osservanza? Dov'era il negozio di stufe di piazza Santo Stefano in cui si riunivano Giorgio Morandi, Giuseppe Bacchelli, Leo Longanesi, Filippo De Pisis e Giuseppe Raimondi? Qual è la piazza di Bologna cantata da Umberto Saba, che si trovava in città per recuperare il matrimonio con la moglie Lina? In quale casa Leopardi diceva di aver 'tolto a pigione per un mese un appartamentino in casa di un'ottima e amorevolissima famiglia'? Dopo l'esplorazione della città attraverso fumetti, canali, giardini, palazzi storici e gli avvenimenti dal 1796 ad oggi, ora Biblioteca Salaborsa offre la possibilità di ripercorrere Bologna, i suoi portici, le piazze, le strade, attraverso gli occhi, la vita quotidiana, gli accadimenti - letterari e non - degli scrittori tra '800 e '900.
    Gli scrittori hanno vissuto la città, l'hanno resa più ricca con la loro presenza e le loro opere, ne hanno descritto l'anima. Il nuovo archivio navigabile (www.bibliotecasalaborsa.it/mappascrittori) consente di esplorare i salotti, i caffè, le istituzioni culturali, le abitazioni che hanno fatto parte della loro vita cittadina, corredando ciascuna notizia con immagini, suggerimenti di lettura e collegamenti ai fatti più rilevanti della storia bolognese. L'archivio viene presentato il 18 maggio alle 12 in auditorium Enzo Biagi in occasione dell'iniziativa 'Dove abitano le parole', due fine settimana alla scoperta di case e luoghi degli scrittori in Emilia-Romagna organizzata dall'Istituto per i beni culturali. (ANSA).
   

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