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Al Giro in Calabria l'Ue valorizza uso fondi per la cultura

PIZZO CALABRO (VIBO VALENTIA) - E' uno dei gioielli architettonici e storico-artistico della Calabria, a Pizzo, a due passi dalla spiaggia, la chiesetta di Piedigrotta, interamente scavata nella roccia e abbellita da statue ricavate dal tufo. E proprio dalla città che ospita questo sito unico nel suo genere, per la cui salvaguardia e conservazione si è adoperata l'Unione europea, che riprende oggi il Giro d'Italia di ciclismo dopo lo sbarco dalla Sicilia.

 

Nel borgo affacciato sul Tirreno, dove il 13 ottobre del 1815 avvenne la fucilazione, per mano di soldati borbonici, di Gioacchino Murat, re di Napoli e maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte, l'Unione europea ha finanziato interventi di messa in sicurezza del litorale e di difesa della costa per prevenire fenomeni di erosione. L'episodio storico che pose fine all'esistenza del generale francese, è stato scandagliato in occasione delle giornate murattiane, organizzate con il contributo dell'Ue e che hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di conoscenza sul personaggio storico che, con Napoleone influì sul corso della storia in Europa.

 

L'itinerario della corsa rosa attraversa pure l'abitato di Amantea. Anche qui l'Europa è intervenuta a sostegno della conservazione e valorizzazione sia del Castello e sia della Chiesa di San Francesco che testimonia dell'arrivo dei primi francescani in Calabria. A pochi chilometri da Praia a Mare, dove è fissato l'arrivo dell'unica tappa calabrese, si staglia invece l'area archeologica Laos di Marcellina risalente al IV secolo a.C., sito reso fruibile grazie all'utilizzo di fondi dell'Unione Europea.

 

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