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Disturbi depressivi 'consumano' la memoria nell'anziano

I disturbi depressivi erodono la memoria e sono legati a invecchiamento cerebrale, con perdita di volume del cervello e presenza di microlesioni vascolari, almeno nella popolazione anziana. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Neurology e condotto presso l'Università di Miami, coinvolgendo 1111 individui di età media 71 anni.
 La depressione è molto comune in età anziana e può arrivare a colpire anche un anziano su 4, quindi l'esistenza di un legame tra disturbi depressivi e problemi di memoria potrebbe avere ricadute importanti sulle capacità mnemoniche degli individui anziani.
 Durante la ricerca il campione è stato visitato 2 volte nell'arco di circa 5 anni, sottoposto a risonanza del cervello, test di memoria e valutazione del quadro depressivo.
E' emerso che chi presentava sintomi depressivi aveva anche minori performance di memoria cosiddetta 'episodica', ovvero quella che ci permette di ricordare esperienze vissuti nel passato o eventi. Si è visto anche che chi manifestava disturbi depressivi (anche senza avere una diagnosi di depressione clinica) presentava anche riduzione di volume cerebrale e anche microlesioni vascolari.
    Secondo gli autori del lavoro la depressione può compromettere la memoria proprio favorendo l'insorgenza di queste microlesioni. (ANSA).
   

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