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Battaglia legale su dirigente regionale demansionato: un'assoluzione e 4 prescrizioni

La terza sezione del Tribunale ha assolto il dirigente regionale Sergio Gelardi e ha dichiarato prescritto il reato di abuso d’ufficio per Giovanni Arnone, Vincenzo Sansone, Pietro Tolomeo e Antonio Maniscalco.
Il "caso" riguarda Gioacchino Genchi, anche lui dirigente della Regione, che alcuni anni fa fu demansionato dall'assessorato all'Ambiente dopo un giudizio di valutazione espresso da una commissione composta da Arnone, Sansone e Maniscalco; all'epoca Tolomeo era a capo del dipartimento. Ne scaturì una battaglia legale. Genchi ha sempre sostenuto di essere stato perseguitato perché ritenuto scomodo avendo assunto posizioni nette contro alcuni provvedimenti, come per esempio i termovalorizzatori.
Nell'aprile del 2008 la commissione di valutazione riconobbe a Genchi un punteggio di 58,01. Ben lontano dai 70 necessari per ottenere la liquidazione dell'indennità di circa 9 mila euro per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall'amministrazione. Anche per il pm Enrico Bologna, che aveva chiesto l’assoluzione, i dirigenti non avrebbero fatto atti illeciti, non avevano ruolo di pubblico ufficiale e inoltre mancherebbe l'elemento soggettivo, cioè la volontà di penalizzare Genchi.
Gli imputati erano difesi dagli avvocati Enrico Sanseverino e Roberto Mangano.

In sede civile, l’assessorato è stato condannato, in primo e secondo grado, a risarcire l'indennità di risultato che sarebbe spettata a Genchi e le spese legali. “Poiché l'assessorato ha tardato nei risarcimenti - puntualizza lo stesso Genchi - è stato ulteriormente condannato ed è stato disposto il pignoramento, il tutto per l'ammontare complessivo di quasi 18.000 euro”.

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