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Pronto il piano contro le aggressioni negli ospedali siciliani: ecco tutte le misure

Nello Musumeci, Giovanni Migliore e Ruggero Razza

Decongestionare gli ospedali e i pronto soccorso attraverso la figura del "bed manager" e dotando le centrali operative del 118 e le ambulanze di tablet con connessione internet col quale selezionare la struttura con meno emergenze in quel momento. Sono due delle novità contenute nel "Piano Regionale per la sicurezza nei pronto soccorso" presentato stamattina dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci e dall'assessore alla Salute Ruggero Razza e che prevede uno stanziamento totale di 30 milioni di euro sul fronte della sicurezza con il potenziamento della videosorveglianza e della presenza delle guardie giurate.

Il "bed manager" sarà in ciascun ospedale dell'isola l'autorità per la gestione dei ricoveri. Il nuovo manager sarà a conoscenza delle mappe dei posti letto e avrà il compito di decidere sull'assegnazione, evitando così attese estenuanti con effetti positivi sulla riduzione dei tempi di attesa.

Contemporaneamente le centrali operative del 118 e le ambulanze verranno dotate di rete internet e di tablet per poter vedere in tempo reale i dati aggiornati e selezionare istantaneamente i pronto soccorso meno congestionati.

Il piano entrerà in vigore entro sei mesi in via sperimentale e risponde alle istanze rivolte al governo regionale da parte delle associazioni dei medici e del personale dei pronto soccorso, dopo le aggressioni subite nei mesi scorsi.

Sono tre le linee strategiche del programma: ridurre i tempi di attesa nei pronto soccorso e nei ricoveri, potenziare la sicurezza, umanizzare i servizi di accoglienza per ripristinare all'interno delle strutture un ambiente sereno dove il paziente e i familiari trovino assistenza ed efficienza e il personale sia in grado di operare in condizioni serene e protette.

L'altra importante novità contemplata all'interno del Piano consiste infatti nel "Progetto accoglienza", che interesserà i 36 pronto soccorso dell' isola con un numero di accessi superiore a 30.000 ogni anno e con tempi di permanenza superiori alle 10 ore: non sarà permesso in alcuni casi ai familiari dei pazienti e agli accompagnatori accedere direttamente all'area di ricovero, essi saranno accolti da personale reclutato dalle associazioni di volontariato in convenzione all'interno di apposite aree dove saranno in funzione anche ambienti di pre-ricovero destinati ai pazienti in attesa di posto letto. Per finanziare il piano di accoglienza il governo regionale ha previsto uno stanziamento di 5 milioni destinato all'acquisto di arredi, barelle, nuove attrezzature che rendano confortevoli i presidi.

L'investimento complessivo relativo al Piano per la Sicurezza è invece di 30 milioni, dei quali 4 milioni per la Rete radio 118 e il numero unico di emergenza e 26 di investimenti già autorizzati e così divisi: a Palermo 4 milioni e 900 mila di cui 1 milione 400 mila all'Ospedale Villa Sofia Cervello e 3 milioni 500 mila al Policlinico Paolo Giaccone per l'area di emergenza di secondo livello; Trapani 3 milioni; Agrigento 2 milioni e 500 mila; Enna 1 milione; Caltanissetta 1 milione 550 mila; Ragusa 1 milione 816 mila; Siracusa 2 milioni 440 mila; Catania 6 milioni 430 mila; Messina 2 milioni 350 mila.

Sul fronte della sicurezza infine, il piano prevede il potenziamento del servizio di video sorveglianza che sarà attivo 24 ore su 24, con una maggiore presenza di guardie giurate all'esterno dei presidi. Per valutare l' impatto degli interventi previsti dal piano e la qualità percepita dei servizi erogati, sarà avviato un programma di customer satisfaction.

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