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Mercedes svela soluzioni e strategie per gamma diesel puliti

ROMA - L'industria tedesca sta reagendo con forza alle tante accuse mosse (non sempre correttamente) ai motori diesel ed al loro rapporto con l'ambiente. Dopo il colosso della tecnologia e dei servizi Bosch, che ha svelato nei giorni scorsi le sue soluzioni che permettono già oggi di circolare con un propulsore a gasolio che non ha praticamente impatto sulla qualità dell'aria, è ora la volta di Mercedes che completa la presentazione della sua 'strategia diesel'. Con il debutto sul mercato della nuova Classe A 180 d - comunica la Casa di Stoccarda - i motori diesel di ultima generazione sono ora disponibili su tutta la gamma, dalle compatte ai modelli di lusso, comprendendo i quattro cilindri OM 654 e OM 608 e il sei cilindri OM 656. Propulsori questi che hanno fatto registrare nei test di guida reale (RDE) emissioni medie di ossidi di azoto (NOx) tra 40 e 60 milligrammi per chilometro, significativamente inferiori rispetto al limite attuale di 168 milligrammi per chilometro. Come già avviene nei motori OM 654 e OM 656, anche il nuovo propulsore OM 608 presenta un compatto sistema di post-trattamento dei gas di scarico collocato molto vicino al motore e un ricircolo dei gas di scarico con EGR ad alta e bassa pressione, soluzioni che assicurano un drastico taglio delle emissioni medie di ossido di azoto. Per la prima volta, inoltre, nei modelli di questa serie compatta è presente anche un catalizzatore SCR con fluido di scarico AdBlue - tecnologia che è ora dunque diffusa in tutte le classi di veicoli Mercedes - per ottimizzare le emissioni allo scarico. Una evoluzione tecnologica, ribadisce la Casa della Stella a Tre Punte, che permetterà entro settembre di proporre al mercato più di 30 modelli e oltre 200 varianti omologate Euro 6d-TEMP Norm (RDE Stage 1) un anno prima che questo sia obbligatorio per tutti i veicoli. ''La nuova generazione di motori Mercedes ha già dimostrato due anni fa come la sfida degli NOx nelle auto diesel possa essere risolta tecnicamente - ha commentato Ola Kaellenius, membro del board di Daimler AG, con responsabilità per la ricerca di gruppo e del Mercedes-Benz Cars Development - e proseguiamo con un pieno impegnati nei moderni diesel come parte del mix dei motori per i modelli futuri''. Le emissioni di NOx degli attuali propulsori Mercedes, nei test RDE su strada che comportano l'analisi delle emissioni durante la guida (si utilizza a questo scopo un box-laboratorio sistemato in coda e collegato allo scarico) possono scendere ancora rispetto ai valori comunicati ufficialmente dall'azienda.

In un test effettuato da TUV Hessen con una Classe C dotata del quattro cilindri OM 654 1,6 litri sono state misurate secondo le normative RDE emissioni di ossido di azoto inferiori a 10 milligrammi per chilometro nel ciclo generale, sia con partenza a freddo che senza questa condizione penalizzante. ''Abbiamo già realizzato enormi progressi, ma i nostri ingegneri stanno ovviamente sviluppando ulteriormente la tecnologia - ha detto Kaellenius - e il nostro obiettivo resta quello di arrivare a emissioni medie di NOx di circa 30 milligrammi per chilometro nei test RDE Stage 2 entro il 2020.

Siamo determinati a raggiungere medie prossime ai 20 milligrammi negli anni successivi. Una delle leve è il miglioramento continuo dell'interazione dei vari componenti, compreso un sistema di gestione del motore estremamente sofisticato''.

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