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Governo GB progetta stop modelli non elettrificati nel 2040

ROMA - Il Governo britannico starebbe per annunciare una ulteriore estensione del piano presentato nel 2017, e finanziato con 2,7 miliardi di sterline (quasi 3,1 miliardi di euro), che punta a tagliare drasticamente l'inquinamento dell'aria. Questo programma - rivela in esclusiva il magazine Autocar - si chiama 'Road to Zero' e punta ad eliminare dalla vendita tutte le auto non elettriche o elettrificate entro il 2040. Per le ibride convenzionali si tratterebbe di una vera doccia fredda perché il piano 'Road to Zero' consentirebbe la vendita solo di modelli ibridi 'capaci di percorrere almeno 50 miglia, cioè 80 km, in modalità esclusivamente elettrica ed escluderebbe non solo le auto ibride di concezione tradizionale, ma - come sottolinea Autocar - il 99% dei modelli oggi venduti in Gran Bretagna, visto che l'autonomia elettrica media è attualmente di 30 miglia. Le norme che il Governo May starebbe per varare hanno subito provocato reazioni negative da parte del mondo dell'industria, preoccupata di dover modificare strategie di sviluppo dei prodotti che sono già definite per i prossimi anni. Nel sottolineare che le vendite di modelli 100% elettrici hanno rappresentato in Gran Bretagna non hanno superato nel primo trimestre il 5,2%, Mike Hawes, CEO della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT), l'organizzazione che rappresenta i costruttori di auto ha criticato il provvedimento allo studio: ''L'industria sta investendo miliardi in nuove tecnologie, con quasi cinquanta modelli ibridi plug-in già sul mercato e in futuro proporrà sempre più versioni elettrificate dei loro veicoli, offrendo ai consumatori una scelta sempre più ampia. Tuttavia - ha detto Hawes - l'industria non può comandare il ritmo dei cambiamenti, né i livelli della domanda dei consumatori. Obiettivi irrealistici e messaggi fuorvianti sui divieti non faranno altro che indebolire i nostri sforzi questo futuro, confondendo i consumatori e scatenando il caos nel mercato automobilistico e mettendo a rischio le migliaia di posti di lavoro che supporta''.

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