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Governo, Salvini resta con Berlusconi: "Centrodestra unito, mandato a noi"

Giancarlo Giorgetti (S) e Matteo Salvini dopo il vertice a Palazzo Grazioli

Il centrodestra resterà unito e chiederà al presidente della Repubblica il mandato per andare in Parlamento e verificare i numeri una maggioranza. È questo, a quanto si apprende, la decisione presa nel corso del vertice a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni prima di salire al Colle per le consultazioni.

Terminato il vertice a Palazzo Grazioli, i leader del centrodestra hanno incontrano al Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il terzo e ultimo giro di consultazioni. Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sono arrivati separatamente in auto al Colle.

«Rinnovo la mia disponibilità a fare governo del centrodestra - dice Salvini al termine delle consultazioni -. Confidiamo che il presidente della Repubblica ci dia modo di trovare una maggioranza, che contiamo di poter trovare mettendoci in campo personalmente perché stanti così le cose la nostra coalizione rappresenta l’ambizione e la speranza di 60 milioni italiani. Confidiamo di poterci mettere nelle prossime ore finalmente a lavoro».

Prima del centrodestra, Mattarella ha incontrato la delegazione M5s, guidata da Luigi Di Maio. "Non siamo disponibili -ha dichiarato Di Maio dopo l'incontro - a votare governi tecnici e per scongiurare un altro 2011, anche se le condizioni sono differenti, abbiamo provato a fare governo politico. Se c'è ancora buona volontà si può ancora fare. Oggi - ha aggiunto - siamo in un’altra fase e io ho detto, ma su questo punto la Lega lo sapeva già, che io sono disponibile a scegliere con Salvini un premier terzo che possa rappresentare un contratto di governo con reddito cittadinanza, abolizione Fornero, e una serie di misure anti-corruzione".

"Se non ci sono condizioni per governo politico, consapevole dei problemi degli italiani e che non faccia solo quadrare i conti - conclude -, allora per noi si deve tornare al voto nella consapevolezza che sarà un ballottaggio: ora è chiaro che ci sono due realtà politiche che competono per governo di questo Paese e gli italiani sceglieranno".

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